L'AQUILA - Ennesimo caso di violenza domestica subita da una giovane madre aquilana che, illudendosi di aver trovato l’amore, aveva deciso, circa 8 anni fa, di affrontare un trasferimento dalla sua città natale, L'Aquila, in un piccolo paese del beneventano, lasciando la propria famiglia di origine, il lavoro e la vita che fino a quel momento aveva vissuto.
Tuttavia, le cose non sono andate bene, anzi. Purtroppo, ancora una volta si è costretti a sentir parlare della vittima di un compagno deciso a far valere le proprie opinioni e ragioni, con la forza e la violenza fisica.
Infatti, dopo reiterate vessazioni sia fisiche che verbali, l'uomo è giunto all’apice della violenza, con minacce di morte rivolte nei confronti dell'allora compagna e madre di suo figlio: "ti tolgo di mezzo". La donna, dopo aver subito l’umiliazione di un tradimento quando il piccolo figlio era ancora in fasce ed al culmine dell’ennesimo episodio di maltrattamento avvenuto il 3 luglio u.s. all'interno della casa familiare, con evidenti segni, lividi ed escoriazioni, in particolare sulle braccia e sul viso e la rottura del primo dito della mano destra (poi refertati dal Pronto Soccorso dell'ospecives di L'Aquila), è riuscita a fuggire insieme al di lei figlio e a trovare rifugio nell’abitazione dei propri genitori a L'Aquila.
La fuga dal compagno è stata l’unica soluzione per evitare il peggio sia a lei che sia a suo figlio di tenera età. Difatti, con riferimento a quest'ultimo, il padre in più di un'occasione ha minacciato il suicidio - omicidio, sferzando con la propria auto a folle velocità, alla presenza a bordo della stessa sia dell'allora compagna che del figlio, profferendo testuali parole: "non ho più nulla da perdere, tanto vale che moriamo tutti".
La giovane, difesa ed assistita dall'Avv. Prof.ssa Carlotta Ludovici del Foro di L'Aquila, spaventata e terrorizzata per la sua incolumità personale e per quella del bambino, ha deciso, finalmente, di denunciare tutti gli abusi e le violenze, sia fisiche che psicologiche, perpetrate reiteratamente nel tempo ai suoi danni dall'ex compagno. La stessa, ha denunciato sia i fatti del 3 luglio, allorquando la stessa è stata picchiata dal compagno, ma anche quello del 3 giugno quando lo stesso l'afferrava al collo, tenendo per mano un coltello.
Per la gravità dei fatti è stato allertato anche il Centro Antiviolenze dell'Aquila, sia da parte del Pronto Soccorso dell'Ospedale, che ha prestato le prime cure mediche alla ragazza, sia da parte della Questura di L'Aquila, che ha messo a disposizione della giovane mamma e del suo bambino, una struttura protetta.
Il bimbo, a seguito della recente udienza del 21 u.s. tenutasi dinanzi al Tribunale di Benevento è stato affidato alla mamma nella residenza di L'Aquila.
Sull'uomo, invece, pende un procedimento penale per maltrattamenti e lesioni, a seguito delle denunce - querele presentate dalla donna, un provvedimento di ammonimento emesso nell'immediatezza dei fatti dal Questore di Benevento, un provvedimento di revoca del porto d'armi e ritiro delle armi, nonché la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, prossimo alla notifica.
"Quando si dice <>. Questo purtroppo è quanto accade quotidianamente a tante donne, la cui unica fragilità è quella di seguire il proprio cuore, fidandosi cieca-mente della persona che hanno a fianco e dietro la quale, a volte, è nascosto un insidiato pericolo per la propria vita" afferma l'avvocato Ludovici.
|