PESCARA - Dopo l'avvio della serie blu dedicata alla narrativa di viaggio e della serie fucsia dedicata all'Abruzzo immateriale, il progetto di Ianieri edizioni "Comete – Scie d'Abruzzo" procede come da programma con l'inaugurazione della terza serie, quella di colore ottanio dedicata al turismo letterario e che dunque ragiona su quei letterati che hanno attraversato l'Abruzzo e ne hanno parlato nelle loro opere letterarie.
È in uscita infatti il primo numero della nuova serie dal titolo "Torquato Tasso e l'Abruzzo" di Salvatore Di Fusco, con prefazione del poeta e scrittore Davide Rondoni; immancabili, come nella serie dedicata alla narrativa di viaggio, anche gli itinerari da percorrere curati da Maria Vittoria D'Emidio che fa parte del comitato scientifico al fianco dello stesso autore e di Greta Consorte e Valentina D'Addazio.
Una delle novità di questa serie è la collaborazione con la Scuola Macondo di Pescara, fondata dallo stesso scrittore e sceneggiatore Peppe Millanta, gestita da Elisa Quinto con la collaborazione di Sara Caramanico. "Con la serie ottanio la collana Comete inaugura un modo diverso di 'frugare' nella nostra regione, attraverso le parole dei letterati che l'hanno attraversata" - spiega il Direttore di collana Millanta, che aggiunge: "un progetto nuovo, che coinvolge la Scuola Macondo di Pescara. Una serie dedicata al turismo letterario, che vuole utilizzare quelle parole come bussole, per tracciare il profilo di un Abruzzo inedito, attraversato da storie, versi e aneddoti levati al mondo della letteratura e ai suoi personaggi".
Come sostiene l'autore di questo primo numero, Salvatore Di Fusco: "in questo volume osserviamo alcuni territori abruzzesi attraverso lo sguardo di Torquato Tasso, un grande 'viaggiatore'; di certo è che non è particolarmente nota la sua presenza in Abruzzo e soprattutto dobbiamo anche interrogarci su cosa si sa con certezza della presenza in questa regione dello scrittore; ed ecco che in questo primo volume della nuova serie prende corpo una ricerca che ha lo scopo di separare i fatti dalle ipotesi o dalla leggenda, arricchendo in qualche modo la storia".
E come scrive Rondoni nella prefazione: "Si dice, tra i tanti si dice, che arrivò persino all’eremo sulla Majella che fu dimora di papa Vittore III e di colui che, Pietro di Morrone, ebbe nome di Celestino V e fece il “gran rifiuto”. È leggenda, come tutto diventa leggenda, per fortuna, e non solo biografia".
E proprio così che, tra i tanti "si dice" da verificare, prende il via questa nuova grande avventura letteraria.
Anche questa nuova serie ha come partner: I Borghi più belli d'Italia, I Parchi Letterari, Borghi Autentici, il Parco Nazionale della Maiella.
Salvatore Di Fusco è nato a Napoli nel 1976 e si è laureato in Lettere Moderne all'Università Federico II con una tesi in Storia del Rinascimento. Presso la stessa Università ha conseguito nel 2006 un master in Archivistica, Biblioteconomia e Metodologia della ricerca storica. Docente di sostegno e delle discipline letterarie, attualmente vive e lavora a Pescara.
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