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INFUSI, TISANE, DECOTTI E MACERATI: ECCO LE DIFFERENZE

Tutte queste bevande hanno molto in comune, ma anche molteplici diversità

PESCARA - La storia delle tisane e degli infusi risale a moltissimi secoli fa, essa parte da molto lontano, da quando l’uomo ha iniziato ad usare le piante per scopi benefici e per le proprietà terapeutiche. Le prime bevande venivano preparate tritando le foglie, le radici e i semi per estrarne i principi attivi di cui sono ricche.
Già in epoca greco-romana le persone conoscevano le virtù di alcune piante e radici che venivano messe in infusione sia in acqua calda che in acqua fredda per essere utilizzate per alleviare varie problematiche e disturbi fisici.
Anche durante il Medioevo erano largamente usate dalle guaritrici o fattucchiere che ne conoscevano i potenti effetti farmacologici per quanto riguarda la medicina del tempo.
Si cominciarono ad usare anche in erboristeria divenendo sempre più sofisticate e complesse. Negli stessi monasteri, i monaci condussero studi rigorosi classificando le erbe a seconda dei loro effetti benefici.
In epoca moderna il consumo di queste bevande si è trasformato in un piacere quotidiano da gustare sia nei periodi freddi che in quelli caldi.
Le differenze tra infusi, tisane, decotti e macerati è sostanziale anche se potrebbero sembrare molto simili.
Gli infusi e le tisane hanno il medesimo metodo di preparazione che consiste nel versare acqua bollente sopra il preparato lasciandolo riposare per alcuni minuti, la differenza è che quando si parla di infusi gli ingredienti sono costituiti da diverse parti della stessa pianta.
Le tisane invece contengono un mix di erbe, frutti, fiori e spezie provenienti da piante diverse. Il tè ad esempio può essere considerato infuso perché si tratta di una bevanda ricavata dall’infusione in acqua calda di foglie di Camellia che derivano dalla stessa pianta. Anche la camomilla rientra nella categoria degli infusi perché si ottiene con i fiori di un’unica pianta e si prepara tramite infusione, non possiamo parlare quindi di tisana che al contrario si compone da un mix di ingredienti.
La preparazione del decotto è un pò più complessa. La parola deriva dal latino ‘decoctus’ che significa cuocere tanto, si tratta quindi di un preparato che viene fatto bollire a lungo. Il decotto è una bevanda ottenuta facendo bollire diversi ingredienti, in realtà gli ingredienti vengono fatti sobbollire insieme all’acqua, infatti gli ingredienti sono più resistenti, troviamo parti dure come radici, rametti, bacche e così via. I macerati sono completamente diversi dai precedenti procedimenti. Non si utilizza acqua calda o bollente, ma a temperatura ambiente perché i composti sono termolabili e volatili cioè sensibili alle temperature. Affinché avvenga la cessione dei principi attivi, gli ingredienti del macerato devono essere ben sminuzzati. Questo processo di macerazione può durare anche diversi giorni. I macerati più comuni sono quelli a base di aglio, di pomodoro, di felce e di ortica.
Tra gli infusi i più comuni sono quelli a base di camomilla, passiflora, biancospino o malva. Tra le tisane troviamo i mix di melissa, luppolo, finocchio, anice stellato, tiglio e fiordaliso. Tra i decotti i più usati ci sono quelli a base di piante officinali.
Annamaria Acunzo


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