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CENTENARIO COPPA ACERBO, INIZIATIVE DELLA SOPRAINTENDENZA ARCHIVISTICA

Dal 22 giugno al 13 luglio mostra storico documentaria: La Coppa Acerbo. Motori, consenso e modernità

PESCARA - Il 22 giugno alle ore 18 presso la sala D’Annunzio dell’Aurum di Pescara la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise inaugura la mostra storico documentaria: La Coppa Acerbo. Motori, consenso e modernità.
L’incontro, introdotto dallo storico Licio Di Biase, prevede, in apertura, la proiezione del video documentario “Motori e uomini. Il Circuito Automobilistico Internazionale di Pescara dalla Coppa Acerbo al Circuito di Pescara. 1924-1961”. Dopo i saluti istituzionali, ci sarà l’intervento del Direttore Generale Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco e della Soprintendente, Giuseppina Rigatuso. Seguiranno le relazioni degli storici: l’arch. Francesco Nuvolari e l’ing. Aldo Mastrangelo. Parteciperà all’evento anche il famoso pilota abruzzese Jarno Trulli. Durante l’inaugurazione sarà esposta, per gentile concessione della famiglia Romeo, la Coppa Acerbo vinta da Enzo Ferrari nel 1924 in occasione della prima edizione della storica corsa automobilistica.
Sarà possibile visitare l’esposizione fino al 13 luglio presso la sala Flaiano dell’Aurum, e rivivere l’atmosfera della mitica competizione che, dal 1924 al 1961, ha visto sfrecciare su Bugatti, Alfa Romeo, Mercedes e tutte le grandi marche dell’automobilismo mondiale piloti entrati nella leggenda: da Enzo Ferrari, primo vincitore, a Tazio Nuvolari; da Manuel Fangio a Stirling Moss, nonché piloti abruzzesi quali il marchese volante Diego de Sterlich Aliprandi, Luigi Spinozzi e Berardo Taraschi.
Le vicende della Coppa Acerbo ci conducono come un filo rosso nel vivo della società di quegli anni: dalla nascita della Provincia alla costruzione di infrastrutture che hanno modellato il paesaggio urbano che ci è ora familiare e di scoprire i volti di personaggi politici e sportivi protagonisti ed interpreti consapevoli di partecipare ad un evento che poneva l’Abruzzo all’attenzione del mondo.
La Coppa Acerbo si corre per la prima volta quando Pescara è ancora il piccolo borgo a sud dell’Aterno che la separa da Castellamare Adriatico, il villaggio di pescatori dove effettivamente la corsa ha il suo traguardo, dopo aver attraversato gli abitati di Spoltore, Cappelle e Montesilvano per complessivi 25 km. Solo nel 1927 infatti le due sponde sono amministrativamente unificate e creata la Provincia.
Voluta dall’onorevole Giacomo Acerbo, in memoria del fratello Tito medaglia d’oro della prima guerra mondiale, la corsa diventa da subito un evento tecnico-sportivo di rilievo non solo nazionale ed un richiamo per la mondanità dell’epoca. Membri della casa reale, ministri e personalità anche straniere dal 1924 in poi si danno appuntamento nella settimana di ferragosto a Pescara. La vita cittadina si anima tra inaugurazioni, ricevimenti e fuochi d’artificio sul mare mentre la corsa cresce di importanza e viene affiancata da altre gare: la Coppa Abruzzo per vetture da turismo, corse in notturna, un gran premio di motociclismo e la prima 24ore disputata in Italia.
La mostra ricostruisce le vicende della Coppa Acerbo con precisa scansione cronologica evidenziando cambiamenti, trasformazioni e continuità, non ultimo l’interesse costante e l’uso propagandistico che il regime seppe attuare con grande capacità e modernità di concezione. Oltre alla figura di Giacomo Acerbo, ministro dell’agricoltura nel periodo cruciale delle bonifiche e della “battaglia del grano” e che ha ricoperto una funzione chiave di raccordo tra il governo e la classe Ministero della cultura dirigente locale, emergono le figure del notabilato abruzzese che lo hanno sostenuto e affiancato nell’azione quali il menzionato marchese Diego de Sterlich e il barone Giovanni Casamarte, solo per indicarne alcuni. Personaggi ed eventi di questo periodo sono illustrati da una ricchissima selezione di documenti e fotografie provenienti da archivi pubblici e da numerose collezioni private presentate su pannelli grigi per il periodo prebellico, rossi per le gare post belliche; su banda nera invece le tipologie documentarie classiche: carteggi, progetti, fatture, depliant con un gradevole effetto visivo d’insieme. Degni di nota sono anche i numerosi cimeli che arricchiscono la mostra, come il modellino degli anni Cinquanta dell’auto su cui corse il famoso pilota Manuel Fangio, i foulard e le coppe date in premio durante le varie edizioni della competizione.
Un’attenzione particolare è stata data ai visitatori non vedenti che potranno usufruire di un supporto audio esplicativo delle varie sezioni della mostra e di un pannello tattile del percorso automobilistico, fornito dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con i punti di riferimento più importanti dello storico circuito.
Contestualmente alla mostra la Soprintendenza ha prodotto il documentario video “Motori e uomini. Il circuito automobilistico internazionale di Pescara: dalla Coppa Acerbo al Gran Premio di Pescara, 1924-1961” realizzato con filmati d’epoca messi a disposizione dall’Istituto Luce e da privati cittadini. Per gli appassionati di motori sarà quindi possibile rivivere, in bianco e nero, i momenti salienti delle numerose edizioni di questa corsa che richiamava ogni anno fino a 200.000 spettatori.


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