L’AQUILA - L'Abruzzo guarda ad Israele per migliorare il
servizio sanitario regionale e modernizzare l'offerta sul territorio. E’ con queste
premesse che si è tenuto all'Aquila una riunione tra il presidente della
Regione, Gianni Chiodi, e l'ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, che di
fatto ha avviato una nuova collaborazione in materia sanitaria destinata a diventare
modello di riferimento in ambito nazionale. Il modello sanitario israeliano è
considerato uno dei migliori al mondo e quello che maggiormente si avvicina ai
modelli di assistenza pubblica dei Paesi occidentali; da qui l'idea di sviluppare con
lo stato di Israele una collaborazione che riguarda in particolare il sistema delle
emergenze-urgenze sul territorio. Alla riunione con il presidente Chiodi e
l'ambasciatore Gilon erano presenti il presidente del Consiglio regionale, Nazario
Pagano, i direttori generali delle quattro Asl abruzzesi, il responsabile
dell'associazione Monte Sinai, Enrico Mairov, e il capitano dei carabinieri, Emilio
Di Genova, che insieme hanno ideato il progetto "Abruzzo Regione sicura".
Proprio il responsabile dell'associazione Monte Sinai ha illustrato l'organizzazione
generale del sistema sanitario israeliano e in particolare la rete delle emergenze,
vero e proprio modello di riferimento a livello internazionale. In Israele, Paese con
circa 8 milioni di abitanti, esistono 4 aziende sanitarie statali e 25 ospedali
operativi. Con le dovute differenze demografiche, morfologiche e sociali, quello
israeliano è linea generale un sistema organizzativo simile a quello abruzzese e in
questo senso più agevole da calare nella realtà regionale, che proprio per questo
sul fronte delle emergenze-urgenze potrebbe fare da start-up per un progetto di più
ampio respiro destinato a coinvolgere anche altre regioni. "Abruzzo Regione sicura"
rappresenta lo strumento operativo in grado di mettere sul campo abruzzese
l'esperienza della rete emergenziale israeliana. "Lo facciamo - spiega il
presidente della Regione Gianni Chiodi - perché riteniamo strategico il settore
delle rete emergenza-urgenza in Abruzzo. E per mettere su un sistema affidabile e
efficace guardiamo al Paese che più di tutti ha fatto dell'emergenza un punto
irrinunciabile per la propria esistenza Sulla rete dell'emergenza-urgenza - ha voluto
sottolineare Chiodi - ci giochiamo tutto, nel senso che puntiamo molto per migliorare
la nostra offerta sanitaria e per diventare modello di riferimento a livello
nazionale. E’ una partita vitale - insiste Chiodi - e dobbiamo mostrare la capacità
di saperla giocare fino in fondo, con tutti i mezzi a nostra disposizione".
Qualità ed efficienza: sono questi i termini entro i quali si muoverà la rete
dell'emergenza-urgenza su tutto il territorio regionale. Con lo stato di Israele,
grazie al progetto "Abruzzo Regione sicura", verranno avviate
collaborazioni in tema di formazione e scambio di personale specializzato. Con
Israele, e in questo senso è arrivato anche il via libera da parte dell'ambasciatore
Naor Gilon, verrà sottoscritto entro l'anno un accordo di collaborazione. Le altre
fasi del progetto, una volta sancita l'intesa Abruzzo-Israele, prevedono l'analisi
dettagliata del servizio sanitario regionale e proposte operative per la realizzazione
del progetto; l'istituzione della Scuola regionale per il Trauma e le Maxiemergenze,
una sorta di Centro di formazione per educare e addestrare i partecipanti nella
preparazione professionale e organizzativa nell'ambito del trauma, delle emergenze
mediche, delle situazioni di maxiemergenza convenzionali e non e della telemedicina;
realizzazione dell'Azienda regionale per l'emergenza territoriale e la realizzazione
di processi per l'organizzazione dei servizi e lo standard regionale di cura ai pazienti
cronici.
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