TORREVECCHIA TEATINA - "Ho visto la tua foto e sono rimasto incollato al pc per alcuni minuti, pensando. E poi ho deciso che il tuo nome, per me, è Piccino. Ho deciso velocemente di scriverti questa lettera e pubblicarla in questo foglio, senza rileggerla, così, semplice e spontanea, ma soprattutto come il mio cuore l’ha sentita.
Ciao Piccino, sono così felice di sapere che sei stato salvato dalle macerie del terremoto tra Siria e Turchia dopo 140 ore, che non vedevo l’ora di incrociare i tuoi occhi, anche se impressi dallo spavento ed attraverso i pixel di un gelido schermo che tu sai far brillare e animare. La tua forza e la tua determinazione sono il vero dono della vita che gli uomini non sanno più ricevere, non apprezzano più. La tua capacità di sopravvivere in circostanze così difficili è una testimonianza della tua forza e del tuo spirito indomito. Tu sei vita in atto, sei fiume in piena, sei speranza che urla dalla tua terra e che raggiunge un cielo più alto di quello che vediamo sopra le nostre vuote zucche. Voglio che tu sappia Piccino, che sei già molto amato, d’improvviso il mondo si è accorto che esisti e che ci sono molte persone che si preoccupano per te e che ti stanno aspettando per darti tutto l'amore e la cura che meriti. Siamo tutti così felici Piccino, per il fatto che tu sia ancora con noi e vogliamo sperare che tu veda tutte le meraviglie del Mondo. Ricorda sempre che sei il vero miracolo della vita e che la tua forza e la tua determinazione sono ispirazione per tutti noi. Siamo qui per te, ogni volta che avrai bisogno di noi.
Devo già chiederti un piacere Piccino: inizia da subito a fermare la guerra nel tuo paese, salva altri piccoletti come te dalle bombe inesorabili che adulti come me stanno tirandoti addosso. Migliora, migliora la terra nella quale vivi Piccino, con la forza della volontà, con i rischi che saprai prenderti, con tutte le benedizioni che il Dio della tua fede, che è anche il mio, saprà continuare a riversare in abbondanza su di te. Amen.
Daniele
|