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FESTIVAL DANNUNZIANO, TERZA GIORNATA CON IL TRAMEZZINO LETTERARIO E IL TEATRO DI MILO VALLONE

Tra gli appuntamenti di domani 5 settembre una passeggiata sul molo nord con la possibilità di degustare i piatti preferito a d’Annunzio

PESCARA - Saranno il ‘Tramezzino Letterario’ di Niko Romito e il Teatro di Milo Vallone a caratterizzare domani, lunedì 5 settembre, la terza giornata della quarta edizione del Festival dannunziano ‘L’Imaginifico’, promosso dalla Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo.
“Domani torna un appuntamento imperdibile – ha sottolineato il Presidente Lorenzo Sospiri -, ovvero portare d’Annunzio sui Trabocchi e scoprire i suoi piatti preferiti, a partire dalla frittata, che verrà preparata eccezionalmente dallo chef stellato Nino Romito. L’appuntamento si trasformerà in una lunga passeggiata dei cittadini sul molo nord, effettuando delle soste sui 5 trabocchi messi a disposizione dove sarà possibile degustare i vini, dolci, cibo abruzzese, i formaggi Di Gregorio Rotolo, e infatti la manifestazione sarà dedicata alla sua memoria e infine lo chef Romito con 6 chef di Casadonna che ci racconterà della frittata del Vate. Ma l’intera giornata sarà caratterizzata da momenti di dibattito e cultura”.
Il programma del Festival dannunziano si aprirà domani, lunedì 5 settembre, nella Sala Tosti alle ore 17 con ‘Gabriele d’Annunzio – L’imaginifico sui libri di scuola’ di Donatella Bracali, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Pescara, membro del Tavolo Ministeriale sulla Storia dell’Adriatico Orientale. Intervengono Giovanna Ferrante, Dirigente Scolastico del Liceo Marconi di Pescara; Grazia Murgo docente del Liceo Marconi di Pescara; Michela Di Peco, ex alunna del Liceo Marconi di Pescara; Giancarlo Giuliani docente e scrittore, Marina Desiderio docente del Liceo Artistico Misticoni di Pescara. Alessandra Cocciolo, ex alunna del Liceo Misticoni di Pescara; Giulia Basel ed Alessio Tessitore regista-attrice ed attore del Florian Metateatro eseguiranno letture artistiche. Alle ore 18, Sala Tosti all’Aurum, presentazione del volume ‘E’ l’immortale rosa d’Annunzio e il fiore dell’ebbrezza’, della Collana Officina del Vittoriale n.16, con l’autrice Paola Goretti e Giordano Bruno Guerri.
Alle ore 19 ancora Sala Tosti, all’Aurum, con la presentazione del libro di d’Annunzio, ‘Vergini delle Rocce’, a cura di Nicola Di Nino e Pietro Gibellini.
Alle 19.30 ultimo appuntamento con la Sala Tosti per la presentazione del libro ‘L’Arcangelo caduto’ con la partecipazione di Pietro Gibellini e Gianni Oliva.
Intanto alle ore 19 prenderà il via sul molo nord l’evento ‘Tramezzino Letterario’, una festa gastronomica dei prodotti tipici dannunziani con passeggiata tra i trabocchi e lo chef stellato Niko Romito che racconterà la ‘frittata dannunziana. Sempre in tale ambito verrà presentato il ‘Brindisi del poeta astemio – percorso enogastronomico nell’opera di d’Annunzio con Enrico Di Carlo, a cura del professor Andrea Lombardinilo dell’università degli studi ‘d’Annunzio’.
A chiudere la terza giornata all’Aurum, piazzale Michelucci, ore 21, intanto, sarà lo spettacolo cine-teatrale di e con Milo Vallone, ‘Arcunt’, produzione ‘Il Fiume e la Memoria’. «Che t'hanne fatte... Arcunte... Arcunte a me». Parigi, dicembre 1914. Così, un affettuoso, Gabriele d'Annunzio si rivolse a Tommaso Cascella che gli chiedeva aiuto per salvarsi da sicura fucilazione mentre era imprigionato, con l'accusa di spionaggio, nelle patrie galere francesi, prima a St. Cloud e poi a “Versaglia”. Erano i giorni di Natale. Il pittore Tommaso Cascella, all'epoca 23enne, fu inviato, in terza classe Pescara-Parigi, sul fronte franco-tedesco dal padre Basilio affinché raccontasse la guerra attraverso i disegni da pubblicare sulla rivista d'arte di famiglia La Grande Illustrazione. Ma in trincea fu fatto prigioniero da «due soldatoni incappucciati e col fucile spianato» e trascinato in gattabuia «bendato e ammanettato» alla vigilia di Natale. In quelle ore di angoscia e paura, Cascella, con la complicità di una sentinella di origini siciliane, mossa a compassione per la sua sorte, dal quale si fa dare carta e matita, chiede aiuto al Vate immerso, ormai da quattro anni, nel suo esilio dorato in rue Geoffry L'Asmier, a Notre Dame. Il Poeta, usando la sua influenza, scriverà una lettera al governatore di Parigi, generale Gallieni, nella quale implora la grazia per il suo amico pescarese. Mostrandogli immensa «reconnaissance», firma la missiva, datata 29 dicembre 1914, «Votre toujours, Gabriele D'Annunzio».
Cascella, in seguito racconterà l'accaduto e lo scampato pericolo nelle sue memorie, un libello «grigio e polveroso», scovato da Ennio Di Francesco, già commissario della polizia di Stato e autore del Vate e lo sbirro, che affida il materiale a Milo Vallone. Il regista pescarese trasforma questo pezzo di storia, con i dialoghi sceneggiati da Silvano Console, in una cineprosa di 60 minuti dove le immagini filmate si fondono alla fiction teatrale. Il film, intitolato, appunto, Arcunt. è stato girato a Catignano. Con Milo Vallone regista e voce narrante del Cascella adulto, nel cast Pascal Di Felice che interpreta il giovane Tommaso; Luca Lamponi De Paoli nella parte di d'Annunzio con Angelo Del Romano, Piero Montesi, Francesco Sarmiento, Dana Gasparro, la costumista Alessandra Finocchio. Il docufilm, girato col sostegno della fondazione del Vittoriale, presieduta da Giordano Bruno Guerri, sarà presentato domani in anteprima nazionale il 5 settembre durante il Festival dannunziano, all'Aurum.


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