FRANCAVILLA AL MARE - Dopo l’ultimo evento che ha visto protagonista un duo d’eccezione composto da Enrico Rava e Fred Hersch, la stagione teatrale dell’«Auditorium Sirena», diretta dal maestro Davide Cavuti, chiude con uno degli interpreti più ricercati del jazz internazionale.
Domenica 22 maggio (ore 21), sul palcoscenico dell’«Auditorium Sirena», salirà una vera e propria icona del jazz mondiale, il sassofonista John Surman, accompagnato dal pianista e compositore norvegese Vigleik Storaas; Surman, compositore di free jazz e modal jazz, ha scritto anche musiche per la danza e firmato colonne sonore di film.
«È un onore avere nella nostra stagione artistica un musicista di tale levatura - ha affermato il maestro Davide Cavuti – Surman è un jazzista e compositore di straordinaria grandezza, che si aggiunge all’elenco degli artisti che negli ultimi anni si sono esibiti nel nostro Teatro, da Scott Henderson agli Yellowjackets, da Uto Ughi, Nicola Piovani a Fred Hersch ed Ernico Rava».
John Surman è l’altra faccia del sassofono nordico, quella che meglio si contrappone all’egemonia sonora patinata di Jan Garbarek. Buona testimonianza di ciò è la sua sterminata presenza nel catalogo discografico dell’ECM a partire dalla fine degli anni Settanta, sia con i suoi dischi da leader che come partecipante a gruppi altrui: da Barre Phillips a Miroslav Vitous, Jack DeJohnette, Paul Bley, John Abercrombie, Tomasz Stańko.
Nato nel Devonshire nel 1944, John Surman irrompe sulla scena musicale britannica negli anni Sessanta, riuscendo a viverne anche l’eccitante ondata rock. I suoi primi album da leader infatti escono su etichette decisamente rivolte al grande pubblico pop (Deram e Islands tra le altre). Ma le sue radici jazzistiche erano già ben piantate sin da allora, evidenti nelle collaborazioni con Mike Westbrook, Dave Holland, Chris McGregor, John McLaughlin, la Kenny Clarke-Francy Boland Big Band. Per gli anni a venire non resta che citare un po’ alla rinfusa, data l’inarrestabile attività di Surman: da Gil Evans a Terje Rypdal, Archie Shepp, Warne Marsh. Difficile incasellare Surman, che ha saputo esprimersi con la massima eloquenza dai territori della più libera improvvisazione a quelli della musica modale o delle più levigate sonorità d’ambiente. Lo troveremo in compagnia del pianista norvegese Vigleik Storaas.
La collaborazione tra i due musicisti risale alla prima metà degli anni Novanta (nel Nordic Quartet, immortalato anche su un disco ECM). Oltre alla frequentazione con Surman, Storaas si è fatto notare al fianco di Norma Winstone, Terje Rypdal, Niels Henning Ørsted-Pedersen, Chet Baker, Jack DeJohnette e Warne Marsh.
Pochi i tagliandi rimasti per l’evento che potranno essere acquistati al Foyer del Teatro e sul circuito online ciaotickets.
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