ORTONA – La Tombesi raccoglie la terza vittoria nelle ultime quattro partite, fa suo il terzo confronto diretto consecutivo (dopo le vittorie contro Nordovest e Mirafin) ed è ora a un solo punto di distanza dal quint’ultimo posto, che sancisce la salvezza diretta. Contro la Roma è stata una gara difficile e scorbutica, con i capitolini partiti meglio e più volte stoppati da un grande Dell’Oso. Al vantaggio degli ospiti, arrivato con uno sfortunato autogol di Iervolino (6.09), ha risposto Borsato, con un movimento da manuale del pivot che ha portato gli abruzzesi sull’1-1. Nella ripresa, nuovo vantaggio della Roma, con Roxo (1.55), ma la Tombesi è uscita alla distanza: prima il 2-2 di Bonato (2.49), poi il 3-2 con una bella azione personale di Masi (4.47), infine il 4-2 di Romagnoli (9.20), splendidamente imbeccato da Borsato e letale con il suo destro a incrociare. La rete di Colletta (11.13) ha momentaneamente riaperto i giochi, fino a quando non è arrivata l’espulsione diretta di Guto, colpevole, secondo gli arbitri, di aver colpito il pallone con il braccio mentre proteggeva la propria porta rimasta sguarnita: Borsato ha trasformato con freddezza il rigore del 5-3 (16.48) e, tredici secondi, si è anche regalato la sua seconda tripletta personale in maglia Tombesi (17.01). Il quarto gol della Roma, arrivato a otto secondi dalla fine a firma di Dos Santos, non ha tolto nulla alla gioia finale dei gialloverdi, che tra due giorni, di nuovo in casa, contro il Pescara, hanno la possibilità di cogliere altri tre punti fondamentali per la loro corsa salvezza.
«Faccio i complimenti alla squadra, perché oggi ha risposto alla grande, con grande cuore e determinazione – queste le parole del presidente Alessio Tombesi –. Sapevamo che era una gara dura, lo è stata, ma soprattutto nel secondo tempo abbiamo giocato come dovevamo e raccolto tre punti meritati. Faccio i complimenti anche a mister Di Vittorio, perché so che non è stata una settimana facile per lui. Raggiungere la salvezza quest’anno, con tutte le difficoltà che abbiamo avuto, in un girone così difficile, equivarrebbe davvero per noi a una sorta di Scudetto. Vogliamo salvarci sul campo anche per congedarci nel migliore dei modi da questo palazzetto, che è stata la nostra casa per dieci anni, e vogliamo lasciarlo stando ancora in A2. Sabato con il Pescara devono essere altri tre punti obbligati per continuare la nostra rincorsa, ma con questo spirito sono fiducioso che possiamo vender cara la pelle contro tutti».
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