PESCARA – Confartigianato Pescara ha inaugurato la nuova campagna a supporto delle imprese artigiane locali: #acquistiamolocale. Le piccole e medie imprese, infatti, attraversano un periodo piuttosto complicato, già minato dai grandi centri commerciali, ed oggi particolarmente in difficoltà a causa della concorrenza dei colossi dell’e-commerce cui si sono aggiunti i problemi legati alla crisi pandemica, per questo motivo l’Ente pescarese invita la popolazione a riflettere sull’importanza del commercio locale, considerando soprattutto la rilevanza del rapporto diretto venditore-cliente, che aiuta nella scelta e guida nell'acquisto, la possibilità di trovare quello che si cerca senza muoversi con l'auto, senza quindi affrontare una spesa aggiuntiva, ma soprattutto l'opportunità di far muovere l'economia dei quartieri e dei piccoli centri.
Queste le parole del presidente Giancarlo Di Blasio: ‘’Anche l'effetto trainante della città di Pescara riesce più ad assorbire il rallentamento che si avverte negli altri centri, in particolare quelli dell'interno più distanti dal cuore dell'area metropolitana. D’altra parte, è evidente anche la difficoltà in cui la piccola impresa resta impantanata anche nelle realtà considerate tradizionalmente più vivaci, come Pescara e Montesilvano. L'aumento dei costi dell'energia, pur arginato dai provvedimenti governativi, è un ulteriore elemento negativo che aggiunge sofferenza a sofferenza. Alla ripresa, però, dobbiamo collaborare tutti, lo fanno gli artigiani, cercando di mantenere un'offerta di qualità a prezzi il più possibili contenuti, deve farlo la politica locale, pensando a misure di sostegno, devono farlo anche i cittadini, riscoprendo il piacere e la convenienza di comprare nel negozio sotto casa’’.
‘’Il negozio di prossimità è il caposaldo dell'economia - ricorda il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale - dobbiamo impedire con azioni positive che prosegua il ciclo di chiusure messo in moto dall'emergenza sanitaria. A Pescara intorno all'artigianato e al commercio vivono intere famiglie, non soltanto quelle che materialmente gestiscono gli esercizi commerciali, c'è un indotto che ha bisogno di avviarsi alla ripresa. L'alternativa è la crescita del disagio sociale che deriva dall'impoverimento e dalle difficoltà di accedere anche ai beni primari come le cure necessarie. Comprare sotto casa significa scegliere di crescere tutti insieme, partecipare, stimolare anche le amministrazioni a fare la loro parte. La politica deve attivare interventi di sostegno, siano tagli dei costi, penso alla Tari per negozi e laboratori artigiani, siano ristori per tutte quelle piccole aziende che più faticano a riprendersi dai sacrifici imposti dalla pandemia’’.
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