CHIETI - Si terrà a Chieti il 23 e 24 novembre, presso l'Auditorium del Rettorato Campus Universitario, il «perCorso interattivo di Broncopneumologia pediatrica». L’evento è stato ideato e organizzato da Sabrina Di Pillo, responsabile del Servizio regionale di Allergologia e Broncopneumologia Pediatrica della Clinica pediatrica di Chieti, diretta da Angelika Mohn, con il patrocinio della Società italiana di Pediatria, della Società italiana di malattie respiratorie infantili e della Asl Lanciano Vasto Chieti.
Il Servizio di Allergologia e fisiopatologia pediatrica di Chieti è da anni un punto di riferimento per il bambino allergico. Si tratta di uno dei centri del settore più attivi, dove si effettuano circa 250 visite allergologiche al mese, con una provenienza da fuori regione pari a circa il 15%.
L’impegno del Servizio è rivolto al paziente con asma acuto e disturbi respiratori in follow-up clinico-strumentale. L'asma è una patologia infiammatoria cronica che negli ultimi anni sta presentando un sensibile incremento. Il Servizio ha a disposizione apparecchiature di ultima generazione che permettono una valutazione approfondita di tale patologia, sia negli adolescenti e bambini più grandi sia nei bambini più piccoli, attraverso test che valutano l'iperreattività bronchiale in età prescolare (tra i tre e i sei anni di età).
Come viene riportato dalle linee guida internazionali più recenti (Gina 2018), in Italia per l’età pediatrica negli ultimi anni sono state registrate circa 15.000 ospedalizzazioni all'anno per asma (tasso medio annuale 0.52 per 1000) con ampia variabilità tra le regioni del Nord e Sud Italia. In bambini di età tra i due e i quattro anni, il rischio relativo di ospedalizzazioni per asma è 15 volte più elevato che negli adolescenti, nei bambini di età tra cinque e nove anni è cinque volte superiore rispetto al rischio 2,2 volte superiore dei ragazzi di 10-14 anni.
«Per i pazienti con una diagnosi di asma – spiega Sabrina Di Pillo – l’obiettivo del trattamento è raggiungere e mantenere il controllo della malattia. Il monitoraggio della malattia è essenziale per mantenerne il controllo, usando il minimo livello di trattamento possibile, al fine di limitare i costi del trattamento e aumentarne la sicurezza. Ogni riacutizzazione dovrebbe comportare la verifica del trattamento in atto per confermare che sia adeguato. È possibile effettuare una terapia con farmaci biologici innovativi e/o immunoterapia specifica desensibilizzante per prevenire il rischio di Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) nell'adulto».
Il Convegno, rivolto prevalentemente a pediatri ospedalieri e di famiglia, allergologi, pneumologi e medici di medicina generale, si distinguerà per alcuni elementi innovativi. In particolare, la mattina della prima giornata, i partecipanti del congresso studieranno, discuteranno e prepareranno su schermi touch screen alcuni casi clinici particolari diagnosticati presso il Servizio di Broncopneumologia pediatrica. Nel corso del pomeriggio, gli specializzandi della Scuola di specializzazione in Pediatria di Chieti, diretta da Angelika Mohn, esporranno i casi clinici mediante una presentazione multimediale, coinvolgendo attivamente i partecipanti nella risoluzione del quesito clinico mediante televoto con domande a risposta multipla.
«Le malattie respiratorie costituiscono un problema molto rilevante per la società – prosegue Sabrina Di Pillo –, in termini di disabilità e mortalità precoce. Inoltre, un aspetto non trascurabile è l'impegno economico del Sistema sanitario nazionale, sia in termini di costi diretti (visite, prestazioni ambulatoriali, farmaci, ecc.) sia indiretti, causati dalla diminuita produttività. Scopo principale del Congresso sarà quello di fornire un aggiornamento sulle patologie respiratorie pediatriche ancora ampiamente dibattute dal punto di vista eziologico, diagnostico e terapeutico, al fine di raggiungere un consenso comune evidence based sul comportamento corretto da adottare nella pratica clinica».
La dottoressa Sabrina Di Pillo, il professor Francesco Chiarelli, direttore della Cattedra di Pediatria all’Università d’Annunzio, e la professoressa Angelika Mohn, hanno voluto porre risalto all'importanza della formazione del giovani specializzandi, offrendo loro un ruolo di tutor durante il corso della prima giornata.
In particolare saranno trattati un caso di asma grave, un caso di malformazione congenita polmonare non diagnosticata precocemente, il ruolo dell’ecografia polmonare nelle malattie respiratorie, la diagnostica molecolare in un caso di allergia alimentare. Darà il suo contributo anche il professor Chiarelli. Nella giornata successiva saranno affrontate le problematiche clinico-diagnostiche riguardanti i disturbi respiratori, quali l’asma e la terapia delle bronchiectasie, le indicazioni della immunoterapia specifica nelle allergopatie, i nuovi biomarker dell’infiammazione bronchiale e, infine, le interstiziopatie.
Al convegno interverranno eminenti specialisti nell’ambito della Broncopneumologia pediatrica a livello nazionale e internazionale, come il professor Eugenio Baraldi di Padova, il professor Renato Cutrera di Roma, il professor Giorgio Piacentini di Verona e il dottor Salvatore Cazzato di Ancona, i quali porteranno il loro qualificato contributo sia in termini di conoscenze scientifiche sia di esperienza clinica. |