PESCARA - Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi si appresta ad aprire una nuova pagina del sindacato in Abruzzo, ma parte con qualche difficoltà all’interno del neo direttivo che si è insediato questa mattina. Purtroppo, da alcuni anni, in tutto il territorio nazionale si registra una ‘vera’ crisi dell’attività sindacale in tutti i settori. Per le organizzazioni sindacali sono ormai finiti i tempi delle lotte per i diritti dei lavoratori in senso lato, perché il lavoro non c’è nonostante gli annunci di rilancio dell’economia. Ancor di più in un settore ‘anomalo’ come quello dell’editoria: si registra un numero spropositato di precari, indicati come lavoratori autonomi, rispetto ai contrattualizzati, i dati ne conta oltre il 70%. Del resto, è un settore che registrava un numero considerevole di precari quando le ‘cose’ andavano bene. Oggi le imprese italiane non investono in pubblicità per mancanza di fondi, e perché il mercato è cambiato: alla pubblicità tradizionale (tv, carta stampata e cartellonistica) sono nate nuove forme. Un dato di fatto è che il sindacato sta vivendo una crisi di identità profonda, la sfiducia ha portato ad un sempre minor numero di iscritti, con conseguente dissesto finanziario che il sindacato Giornalisti Abruzzesi ha vissuto, e che grazie a scelte drastiche, il passato direttivo è riuscito a sanare. L’impegno è stato concentrato nel rimettere a posto i conti ed evitare che una realtà, più che mai importante, potesse scomparire in Abruzzo. Ovviamente, queste priorità e le numerose vertenze portate avanti non hanno lasciato molto spazio alle iniziative per il rilancio dell’attività sindacale. Ed ecco che alcuni componenti del direttivo hanno pensato bene di tornare alle urne, lasciando spazio a nuovi programmi e nuove idee.
Ma torniamo alle vicende di questa mattina e all’insediamento del neo direttivo eletto lo scorso 8 e 9 aprile. L’esito del voto non ha consegnato una maggioranza idonea ad eleggere la segreteria (segretario, due vice segretari ed il tesoriere). Alla luce di questa situazione Donato Fioriti, capolista di Fare Squadra, ha presentato una mozione di rinvio, che è stata accolta all’unanimità.
“Ci auguriamo –si legge in una nota della lista Fare Squadra- che la contrapposizione che ha contrassegnato la campagna elettorale esaurisca i suoi effetti e, per i bene comune del sindacato abruzzese e degli interessi preminenti degli iscritti tutti, si trovi una composizione , attraverso il riconoscimento dei risultati elettorali che, per quel che ci riguarda, hanno portato la Lista Fare Squadra -collaboratori ad ottenere il 51% dei consensi dei colleghi, facendo registrare il capolista Donato Fioriti il più votato in assoluto.
Ci rammarichiamo per le affermazioni del collaboratore eletto di Abruzzo Informa, Daniele Astolfi, che ha dichiarato di svolgere altra attività e che ha preannunciato l’astensione dal voto di elezione per il segretario, pur essendosi presentato agli elettori con la chiara indicazione politica del candidato segretario Domenico Marcozzi.
Di certo, solo gli stupidi non cambiano mai idea, ma, per rispetto alla professione ed agli elettori, si dovrebbe avere il buon senso, da una parte di cancellarsi dall’Ordine dei giornalisti e dall’altro di dimettersi da consigliere SGA.
Noi, in ogni caso, a prescindere da qualsiasi sviluppo, continueremo a sostenere gli interessi legittimi dei giornalisti collaboratori, attraverso l’assistenza sindacale e conciliativa in DPL e sui tavoli di lavoro, con convenzioni legali fiduciarie ed informazioni puntuali sui diritti dei colleghi che, è bene ricordarlo, rappresentano oltre il 70% dell’intera categoria. Certamente l’affermazione nazionale del capolista di Fare Squadra Donato Fioriti, quale neo vicario nazionale dei giornalisti agro alimentari ed ambientali FNSI, contribuirà a portare l’Abruzzo all’attenzione della FNSI nazionale nelle opportune sedi. Su questo e per questo, ovviamente, contiamo sull’apporto del componente abruzzese di Giunta FNSI Ezio Cerasi”.
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