TERAMO - Migliorare la rete di assistenza ai pazienti sottoposti
a dialisi e sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della donazione degli organi.
Sono le priorità sulle quali in Abruzzo l'Aned â- Associazione Nazionale
Emodializzati Dialisi e Trapianto - punta affinchè siano ottimizzate le risorse
disponibili e, conseguentemente, elevata sempre di più la qualità delle cure
delle persone nefropatiche. L'associazione lancia inoltre un appello alle
istituzioni e alla comunità abruzzese affinchè cresca il consenso alla donazione
di organi, un problema poco conosciuto e spesso sottovalutato. Basti pensare che
nel 2014, si sono finora registrate solo 21 donazioni effettive in Abruzzo e
Molise. Un dato sul quale pesano anche le opposizioni da parte delle famiglie (ben 18 su 46 potenziali donatori segnalati) mentre i pazienti in lista di attesa presso il Centro trapianti regionale
dell'Aquila sono 288 soltanto per il rene. Di questi, 207 risiedono in Abruzzo e
Molise.
Di questi ed altri argomenti si parlerà nell'assemblea
regionale dell'Aned, in programma domenica 19 ottobre, a partire dalle ore
14,30, all'ospedale di Teramo, nell'aula convegni del secondo lotto. L'assemblea, indetta dal segretario
regionale dell'Aned Eleonora Corona (medaglia di bronzo ai campionati mondiali
di atletica leggera per trapiantati), servirà per fare il punto sui percorsi
assistenziali ai dializzati e ai trapiantati, con particolare riferimento alle
risorse che il servizio sanitario assegna per la cura delle patologie renali.
In Abruzzo i pazienti cronici, secondo l'ultimo
censimento risalente al 2009, sono 1.350, di cui la maggior parte sottoposti a
terapia sostitutiva renale extracorporea. Di questi, il 36% (prevalentemente di
sesso maschile) ha un'età compresa fra i 46 e i 65 anni. Ad oggi però
l'Associazione non è in grado di stimare l'accrescimento della popolazione
dialitica per la mancanza di raccolta dati nel Report del Registro Regione
Abruzzese dialisi e trapianto.
Il programma del convegno di domenica prevede la
partecipazione del presidente nazionale dell'Aned Valentina Paris, della
coordinatrice del Centro regionale Trapianti Daniela Maccarone, dell'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Teramo Valeria Misticoni e del consigliere regionale
Giorgio D'Ignazio. Hanno aderito all'assemblea anche primari, medici e personale
sanitario delle quattro aziende sanitarie regionali e i pazienti nefropatici,
dializzati, trapiantati e familiari dei 22 centri presenti sul territorio
regionale.
«La malattia renale -ha sottolineato Eleonora Corona,
segreteria regionale dell'Aned, nel corso della conferenza stampa svoltasi
questa mattina nella sede del Centro Servizi per il volontariato della provincia
di Teramo - è una condizione cronica che richiede grande partecipazione e
responsabilità ai malati e ai loro familiari: recarsi in ospedale tre volte la
settimana per essere attaccati al rene artificiale per 4-5 ore, osservare diete
restrittive ogni giorno, controllare reazioni emotive che accompagnano questa
esperienza non è semplice. Per essere in grado di gestire la malattia sono
necessari interventi educativi costanti e ripetuti. La mia esperienza mi ha
insegnato che si può tornare a vivere grazie alla donazione».
«L'Aned -ha dichiarato la vice presidente Valentina Di
Romano - si augura di tracciare il percorso di un progetto informativo che
finalmente raggiunga risultati concreti per i pazienti nefropatici trapiantati e
per le loro famiglie».
All'incontro con i giornalisti hanno partecipato anche
una volontaria e testimone dell'Aned, Mirella Baldini, e il direttore del CSV di
Teramo, Mauro Ettorre.
Nelle
foto, da sinistra: Valentina Di Romano, Eleonora
Corona e Mirella Baldini |