CHIETI - Il 6 marzo il Prof. Franco Chiarelli, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e della Clinica Pediatrica di Chieti, sarà intervistato da Luciano Onder nel corso della trasmissione Medicina 33, che andrà in onda alle ore 13.30, subito dopo il TG2. Il Prof. Chiarelli parlerà di Artrite idiopatica giovanile (AIG).
L’AIG (anche conosciuta come artrite reumatoide) è una delle malattie croniche più frequenti nei bambini; circa un bambino su 1.000 nella Regione Abruzzo ha l’AIG, con un'incidenza di circa 6-8 nuovi casi per 100.000 bambini per anno (circa 20 nuovi casi in Abruzzo ogni anno). Si calcola che in Italia circa 10.000 bambini e adolescenti ne sono affetti (in Abruzzo circa 400). Questa malattia è caratterizzata da infiammazione persistente delle articolazioni ed esordio, per definizione, prima dei 16 anni di età; essa può interessare qualsiasi articolazione in numero variabile e i tipici segni dell’infiammazione sono dolore, tumefazione e limitazione della mobilità articolare.
Le cause dell’AIG sono a tutt'oggi non completamente chiarite, sebbene si ritenga che l'artrite cronica sia una patologia autoimmune: in altre parole, l’artrite è la conseguenza di una risposta anomala del sistema immunitario che colpisce le articolazioni. La comunità scientifica è d’accordo nel definire questa malattia a eziologia multi-fattoriale, in quanto risultato della combinazione di diversi fattori, quali la predisposizione genetica e l’esposizione a fattori ambientali come, ad esempio, le infezioni.
Esistono diverse forme di AIG che sono raggruppate secondo i sintomi presenti durante i primi sei mesi di malattia e, in particolare, sulla base del numero di articolazioni colpite, della presenza o meno di sintomi sistemici, come la febbre, e di altre caratteristiche di laboratorio.
La diagnosi di AIG è essenzialmente clinica ed è necessario escludere tutte le altre malattie che possono manifestarsi con un’artrite. Gli esami di laboratorio vengono effettuati a conferma del sospetto diagnostico.
Essendo l’AIG una malattia ad eziologia ignota, non esiste una terapia specifica in grado di eliminarne la causa e, quindi, di indurre a guarigione. Il trattamento ha lo scopo di permettere al bambino di condurre possibilmente una vita normale riducendo il dolore, controllando l’infiammazione sistemica ed articolare e mantenendo, con misure di tipo riabilitativo, in buono stato funzionale le articolazioni coinvolte per prevenire l’insorgenza di deformità.
Il trattamento dell’AIG richiede tempi lunghi e va proseguito fino al conseguimento della remissione definitiva; tuttavia, la durata della malattia è imprevedibile e il decorso è spesso caratterizzato da periodiche remissioni e ricadute con conseguente necessità di modificare la terapia.
L’intervento terapeutico prevede un approccio multidisciplinare che comprende l’uso di farmaci che inibiscono l’infiammazione; la fisioterapia, che permette di preservare la funzionalità articolare e contribuisce a prevenire l’insorgenza di deformità; ed una psicoterapia di supporto.
Pertanto la terapia dell’AIG richiede la collaborazione di diversi specialisti, quali il pediatra reumatologo, il chirurgo ortopedico, il fisiatra e l’oculista. Fondamentale è anche un adeguato sostegno al piccolo paziente e alla sua famiglia.
La qualità delle cure è molto migliorata negli ultimi anni grazie a farmaci innovativi che hanno modificato la storia naturale di questa malattia. La presenza di un Centro Regionale di Reumatologia Pediatrica presso la Clinica Pediatrica di Chieti con la disponibilità di personale medico e infermieristico dedicato, è di grande importanza per i bambini abruzzesi che trovano nella Regione Abruzzo un Centro di Eccellenza, presso il quale vengono seguiti oltre 300 bambini con AIG.
La ricerca scientifica ha fornito e continuerà a fornire in futuro mezzi sempre più avanzati per il miglioramento della qualità delle cure per l’artrite idiopatica giovanile nei bambini. In particolare, la disponibilità di farmaci specifici per contrastare l’effetto delle citochine infiammatorie apre nuovi orizzonti nel trattamento della AIG dei bambini.
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