Il 1° novembre a Unomattina su Rai Uno, dalle 6,05 alle 6,20 sarà ospite lo scrittore Peppe Zambito con "Il giorno dell'acqua corrente" (Novantacento edizioni, pagg. 96, euro 8.90) - presto in libreria e in edicola allegato con il prossimo numero di I love Sicilia - seconda raccolta di racconti dopo "Le figlie di Cristenzio" (videointervista di Fattitaliani).
Nel
nuovo libro di Peppe Zambito, vicesindaco di Siculiana (AG) si narra
"Una Sicilia a cavallo tra due epoche, poetica e verghiana, ma addolcita
al contempo dal sorriso. Un continuo oscillare della memoria tra un
presente ancora carico di sensazioni ed emozioni, e un passato da non
dimenticare. Il racconto orale come garanzia di sopravvivenza al di là
delle generazioni, dove il narrare diventa fonte di vitalità per gli
anziani e ricettacolo di senso per i giovani. C’è tutto questo nelle
storie che Peppe Zambito ha raccolto e incorniciato ne Il giorno dell’acqua corrente.
Vicende che hanno il gusto delle favole popolari, che si raccontano in
inverno davanti ad un camino, o d’estate, al tramonto, guardando le
stoppie dall’ombra di un albero. Storie semplici, dunque, ma al contempo
ricche di sorprese, dove fanno capolino la furbizia popolare, l’arte di
essere vivi, la maestria nel riuscire a cavarsi fuori dall’impaccio e
dall’impiccio: tutta quella candida genialità, insomma, che ha sempre
caratterizzato i siciliani".
La scecca nuda, La mula mala e La zicca
sono i tre lunghi racconti del volume che si raccordano fra loro grazie
ai narratori di secondo e terzo livello che si avvicendano nell'ufficio
postale dovo sono in attesa i cui dialoghi costituiscono l'ossatura
della grande narrazione che racchiude e contiene il tutto.
Un'altra bella prova di scrittura per Peppe Zambito, il quale - come afferma Giovanni Puglisi
nella nota introduttiva - "riesce a entrare in sintonia con il suo
testo e contemporaneamente con il suo lettore, in modo così
armonioso"...
E
un altro passaggio dice: "I luoghi, le persone, gli oggetti, gli
animali vivono tutti di una luce riflessa attraverso lo specchio
convesso della memoria del narratore. Particolare ruolo assumono gli
elementi della natura, che intrisi di di vissuto personale, sembrano
quasi personaggi animati, che si muovono quasi con dignità di
protagonisti. Tutti, uomini e cose, ricchi di sentimento e di memoria."
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