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XXXIV stagione dei concerti ‘Primo Riccitelli’

Pubblichiamo tutti gli eventi in cartellone. Il primo spettacolo il 29 ottobre

TERAMO - Saranno 12 gli appuntamenti della XXXIV Stagione dei Concerti 2012-2013, organizzata dalla Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” di Teramo, sotto la direzione artistica del M° Marco Renzi. Un programma ricco e importante che vedrà alternarsi sul palco musicisti di livello internazionale.
Lunedì 29 ottobre 2012 – Teatro Comunale ore 21
Concerto di inaugurazione
Progetto Circolazione Musicale in Italia del CIDIM con il sostegno della Cariplo
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
ENRICO BRONZI direttore e violoncello solista
W. A. Mozart: Sinfonia n.40 in sol min K550
F. J. Haydn: Concerto n.1 in do magg. per violoncello e orchestra
G. F. Ghedini: Musica Concertante per violoncello e orchestra d’archi
F. Schubert: Sinfonia n.5 in si bem. magg. D.485
L’Orchestra di Padova e del Veneto si è costituita nell’ottobre 1966 e nel corso di quarant’anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre da camera italiane nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. Alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido Turchi e, come direttore musicale, Mario Brunello. L’attuale direttore artistico è Filippo Juvarra che per questo ha ricevuto nel 2002 il Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati”. L’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale tra i quali ricordiamo: S. Accardo, P. Anderszewski, M. Argerich, V. Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, J. Bream, R. Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni, R. Goebel, N. Gutman, Z. Hamar, A. Hewitt, C. Hogwood, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, C. Melles, V. Mullova, A.S. Mutter, A. Nanut, M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, J.P. Rampal, S. Richter, M. Rostropovich, N. Santi, H. Shelley, J. Starker, R. Stoltzman, H. Szeryng, U. Ughi, S. Vegh, T. Zehetmair, K. Zimerman. L’Orchestra realizza circa 120 concerti l’anno, in Italia per le maggiori Società di concerto e Festival, e tourneé all’estero. E’ sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Padova e Fondazione Antonveneta. Dall’ottobre 2011 ha acquisito la natura giuridica di «Fondazione».
Violoncellista e direttore d’orchestra, Enrico Bronzi è nato a Parma nel 1973. Fondatore del Trio di Parma nel 1990, ha suonato nelle più importanti sale da concerto d'Europa, USA, Sud America ed Australia. Con tale formazione si è imposto nei concorsi internazionali di Firenze, Melbourne, Lione e Monaco di Baviera, ricevendo peraltro il "Premio Abbiati" della critica musicale italiana. Dal 2001, in seguito alle affermazioni al Concorso Rostropovich di Parigi e al Paulo Cello Competition di Helsinki, dove riceve anche il Premio per la migliore esecuzione, inizia una intensa attività solistica. Partecipa regolarmente a numerosi festival. La sua attività lo ha portato a collaborare con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, e complessi quali Quartetto Hagen, Kremerata Baltica e Giardino Armonico. Suona come solista sotto la guida di C. Abbado, C. Eschenbach, P. Berglund, F. Bruggen, K. Penderecki, Tan Dun, R. Goebel. E’ direttore ospite di numerosi complessi italiani, tra cui Orchestra Mozart (su invito di Claudio Abbado), Orchestra di Padova e del Veneto, Virtuosi Italiani, Filarmonica Marchigiana, Sinfonica della Val d’Aosta e Sinfonica Abruzzese. Dal 2007 è professore al Mozarteum di Salisburgo e direttore artistico dell’Estate Musicale di Portogruaro.

Venerdì 23 novembre 2012 – Sala Polifunzionale della Provincia ore 21
KATIA LABEQUE pianoforte
MARIELLE LABEQUE pianoforte
G. Gershwin: 3 Preludi per 2 pianoforti (arrangiamenti di Irwin Kostal)
Ph. Glass: 4 Movimenti per due pianoforti
M. Ravel: Ma Mere l’Oye
G. Gershwin: Rhapsody in Blue
Katia e Marielle Labèque sono famose in tutto il mondo per la loro sincronicità ed energia. Figlie di Ada Cecchi (allieva di Marguerite Long), Katia e Marielle Labèque hanno vissuto un’infanzia piena di musica. La carriera musicale iniziò in giovanissima età e raggiunse fama internazionale. Da allora sono protagoniste di una carriera straordinaria con concerti in tutto il mondo. Katia e Marielle Labèque sono ospiti regolari ospiti delle orchestre più prestigiose fra cui i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra Sinfonica della Bayerische Rundfunk, le Orchestre Sinfoniche di Boston, Chicago e Cleveland, la Gewandhausorchester di Lipsia, le orchestre londinesi e ancora la Los Angeles Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la Staatskapelle di Dresda, i Wiener Philharmoniker e l’Orchestra Filarmonica della Scala. Fra i direttori con cui hanno collaborato si annoverano Semyon Bychkov, Sir Colin Davis, Charles Dutoit, Sir John Eliot Gardiner, Migue Harth-Bedoya, Kristjan Jarvi, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Georges Pretre, Sir Simon Ratte, Esa-Pekka Salonen, Leonard Slatkin e Michael Tilson-Thomas.Suonano nelle più importanti sale da concerto e festivals fra cui Musikverein di Vienna, Musikhalle di Amburgo, Philharmonie di Monaco di Baviera, Carnegie Hall, Disny Hall, Royal Festival Hall, La Scala, Philharmonie di Berlino, Blossom, Hollywood Bowl, Lucerna, Ludwigsburg, Mostly Mozart di New York, Proms di Londra, Ravinia, Ruhr, Tanglewood, Salisburgo…. Hanno avuto un clamoroso successo, davanti ad un pubblico record di 33.000 spettatori, in un concerto gala con i Berliner Philharmoniker, diretti da Sir Simon Rattle, alla Waldbuhne di Berlino.Katia e Marielle Labèque suonano spesso anche complessi di musica barocca quali The English Baroque Soloists con Sir John Eliot Gardiner, il Giardino Armonico con Giovanni Antonini, Musica Antica con Reinhard Goebel e i Venice Baroque con Andrea Marcon. Recente la tournée con Age of Enlightenment e Sir Simon Rattle. Costante il rapporto con i maggiori compositori dei giorni nostri fra cui Louis Andriessen, Luciano Berio, Pierre Boulez, Philippe Noesmans, Osvaldo Golijov, Gyorgy Ligeti e Olivier Messiaen. Di recente è stato pubblicato dalla loro casa discografica, KML Recordings un CD con la nuova versione della Rapsodia in blu di Gershwin e West Side Story di Bernstein. Hanno inoltre lanciato la Fondazione KML il cui scopo è la ricerca e lo sviluppo del repertorio per duo pianistico, attraverso l’incontro di artisti di tutti i campi.Attualmente Katia e Marielle Labèque stanno lavorando ad un nuovo progetto “The minimalist Dream House” ispirato ai concerti del 1961 curati da La Monte Young nel loft di Yoko Ono.

Giovedì 29 novembre 2012 – Sala Polifunzionale della Provincia ore 21
GIDON KREMER violino
GIEDRE DIRVANAUSKAITE violoncello
KHATIA BUNIATISHVILI pianoforte
S. Rachmaninov, D. Shostakovich, P.I. Tchaikovsky
Fra tutti i più grandi violinisti del mondo Gidon Kremer ha probabilmente avuto la carriera meno convenzionale. Nato a Riga, in Lettonia, ha iniziato i suoi studi all’età di quattro anni con il padre e il nonno, entrambi musicisti. All’età di sette anni è entrato alla Scuola di Musica di Riga. A sedici anni ha ricevuto il Primo Premio della Repubblica Lituana e due anni dopo ha iniziato a studiare con David Oistrakh, al Conservatorio di Mosca. Ha continuato a vincere premi prestigiosi incluso quello del Concorso “Queen Elisabeth” e il primo premio ai Concorsi Internazionali ‘Paganini’ e ‘Tchaikovsky’. E’ apparso sui palcoscenici più importanti del mondo, con le più grandi orchestre d’Europa e d’America. Ha inoltre collaborato con i più rinomati direttori d’orchestra. Il repertorio di Gidon Kremer è eccezionalmente ampio; abbraccia le opere per violino classiche e romantiche così come la musica dei compositori contemporanei. Si potrebbe dire che negli ultimi trent’anni nessun altro solista si è impegnato quanto Gidon Kremer nel campo della musica contemporanea. Gidon Kremer ha registrato più di cento album, molti dei quali gli sono valsi numerosi riconoscimenti e premi internazionali per la sua eccezionale capacità interpretativa. Nel febbraio 2002, insieme alla Kremerata Baltica, è stato premiato con un Grammy per il disco After Mozart (Nonesuch) nella categoria ‘Best small Ensemble Performance’. Lo stesso disco ha ricevuto l’”ECHO Prize” nell’autunno del 2002 in Germania. Nel 2009 EMI Classics ha pubblicato il CD The Berlin Recital in cui Gidon kremer si esibisce al fianco di Martha Argerich in opere di Schumann e Bartók, mentre Nonesuch ha pubblicato una registrazione dal vivo con la Kremerata Baltica tratta dal Festival di Salisburgo del 2006. Sempre Nonesuch ha pubblicato nel settembre del 2010 il CD De Profundis. Nel 1981 Gidon Kremer ha fondato il Festival di Lockenhaus, che si svolge ogni estate in Austria. Nel 1997 ha fondato l’orchestra da camera Kremerata Baltica con lo scopo di promuovere giovani musicisti talentuosi provenienti dalla penisola baltica. Da allora Gidon Kremer ha effettuato grandi tournée con l’Orchestra esibendosi in molte delle più rinomate sale concertistiche e apparendo come ospite nell’ambito dei festival più prestigiosi. Ha inoltre registrato molti CD per Teldec, Nonesuch e ECM. Dal 2002 al 2006 Gidon Kremer è stato il direttore artistico del Festival ‘Les Muséiques’, a Basilea (Svizzera). Gidon Kremer suona un violino Nicola Amati del 1641. E’ anche autore di tre libri pubblicati in Germania che narrano la sua carriera artistica.
Giedre Dirvanauskaite è nata a Kaunas, in Lituania, da un famiglia di musicisti. Nel 1995 si è diplomata presso l’Istituto d’Arte Ciurlionis dove ha avuto come insegnante di violoncello Romanas Armonas; in seguito è stata ammessa all’Accademia Lituana di Musica e Teatro e ha studiato con il Prof. S. Sondeckiene. Giedre Dirvanauskaite si è distinta in numerosi concorsi a livello nazionale; ha inoltre seguito i corsi dei specializzazione tenuti, tra gli altri, da Mstislav Rostropovich, Hatto Beyerle, Tatiana Grindenko.Partecipa a diversi festival in Lituana e all’estero. Si è esibita come solista con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Lituania, l’Orchestra da Camera Lituana, l’Orchestra Filarmonica Armena, l’Orchestra da Camera di Kiev, con direttori quali Juozas Domarkas, Roman Kofman, Andres Mustonen, Esa-Pekka Salonen, Robertas Servenikas e Saulius Sondeckis e con diverse orchestre sinfoniche di Germania, Belgio e Stati Uniti. Nel 1997 è stata tra i fondatori dell’orchestra Kremerata Baltica, con cui continua ad esibirsi in tutto il mondo. Negli ultimi anni Giedre Dirvanauskaite ha tenuto numerose tournée in formazioni di musica da camera, principalmente in trio o quartetto.
Nata il 21 giugno 1987 a Tbilisi, la pianista georgiana Khatia Buniatishvili ha iniziato a studiare pianoforte molto presto. All’età di sei anni ha debuttato da solista con un’orchestra; in seguito è stata invitata in Svizzera, Olanda, Francia, Germania, Belgio, Italia, Austria, Russia, Israele e Stati Uniti. Il modo di suonare intenso, a volte dolente, di Khatia Buniatishvili sembra rivelare una stretta e forte affinità con la musica popolare georgiana che, come lei stessa sostiene, ha notevolmente influenzato la sua musicalità. Ha vinto numerosi premi, acclamata dalla critica per i suoi recital e concerti di musica da camera tenuti in rinomate sale di tutto il mondo. I prossimi appuntamenti vedranno Khatia Buniatishvili esibirsi con l'Orchestra Sinfonica di San Francisco, l’Orchestre de Paris e la Filarmonica di Monaco di Baviera con Paavo Järvi. I recital la porteranno a Berlino, Vienna, Amsterdam, Parigi e alla Wigmore Hall di Londra; sarà inoltre protagonista di esibizioni in molti festival prestigiosi tra cui il Festival di Verbier, il Festival di Lucerna e alla Musiktage di Schwetzinger.Khatia Buniatishvili parla correntemente cinque lingue e vive a Parigi.

Venerdì 21 dicembre 2012 – Teatro Comunale ore 21
Concerto di Natale
ITALIAN BIG BAND
MARCO RENZI conductor
KARIMA special guest
B. Bacharach, B. Golson, D. Ellington, G. Gershwin, H. Arlen, I. Berlin
L’Italian Big Band è stata fondata nel 1993 da Marco Renzi che ne è il direttore stabile. Riunisce professori dei più importanti Conservatori Statali di Musica, allineando il classico organico dell’orchestra jazz. Nel suo repertorio accosta autori di estrazione jazzistica, accademica e leggera, quali ad esempio Duke Ellington, George Gershwin, Glenn Miller, Cole Porter, Count Basie, Tito Puente, Perez Prado, Chic Corea, Nino Rota, Carlo Trovajoli, Giovanni D’Anzi, Gorni Kramer, Carlo Alberto Rossi, Domenico Modugno, Bruno Martino, Lucio Battisti. Quella dell’Italian Big Band è a tutti gli effetti una delicata operazione culturale il cui obiettivo principale è far conoscere e rivalutare la big band quale organico dotato di una propria tradizione, forte di una letteratura musicale ricca di grandi capolavori, consentendo ai suoi elementi il virtuosismo solistico e d’assieme, la capacità improvvisativa, la duttilità interpretativa. Ha partecipato a trasmissioni televisive tra cui citiamo 'Seconda Serata' su Raiuno, Domenica In…, Telethon, Uno mattina, Concerto con Renzo Arbore per Rai International, ha partecipato per trenta puntate al programma itinerante in diretta radiofonica di Radiodue 'Viva la radio'. E’ stata la prima big band a svolgere ben due tournèe negli Emirati Arabi Uniti su invito dell’Ambasciata d’Italia, riscuotendo grande successo. Dall’anno ’96 al ‘98 è stata ospite fissa della trasmissione radiofonica 'Stasera a Via Asiago 10' in onda su Radiodue. L’Italian Big Band ha inciso tre CD per l’etichetta Fonè (CD003, CD007, Top Audio Selection Vol.2), mentre sono in uscita due nuovi CD (di cui uno live), con nuovi brani

Venerdì 18 gennaio 2013 – Sala San Carlo ore 21
MILOS KARADAGLIC chitarra
Programma da definire
Miloš Karadaglić, nato in Montenegro nel 1983, vincitore di numerosi premi, è ormai considerato uno dei chitarristi più talentuosi e virtuosi dell’attuale panorama musicale. Nel 2010 ha firmato un contratto di esclusiva con Deutsche Grammophon e il suo primo Cd è stato pubblicato nella primavera del 2011 conquistando immediatamente le vette dei mercati. Cresciuto durante la guerra civile balcanica, Miloš Karadaglić si è guadagnato giovanissimo i favori della critica nazionale. A sedici anni gli è stata assegnata una borsa di studio con la quale si è iscritto alla Royal Academy of Music. Tra gli ultimi impegni di Miloš Karadaglić citiamo i debutti alla Wigmore Hall di Londra, al Festival di Lucerna e i concerti con l’English Chamber Orchestra. Miloš Karadaglić ha ricevuto numerosi premi tra cui il Julian Bream Prize e l’Ivor Mariants Guitar Award. I suoi studi sono stati sostenuti grazie alla generosità del John Hosier Music Trust, del Musicians Benevolent Fund e della Hattori Foundation. Karadaglić è oggi a sua volta impegnato a sostegno dei giovani talenti in qualità di organizzatore di ‘Awards for Young Musicians’. Miloš Karadaglić utilizza corde D’Addario J 46 su una chitarra Greg Smallman, gentilmente concessa da Paul e Jenny Gillham.

Venerdì 22 febbraio 2013 – Parco della Scienza ore 21
Progetto Beethoven: i Concerti per pianoforte e orchestra
ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE
MICHELE CAMPANELLA direttore e solista
Concerto n.3 op.37 in do min.
Concerto n.4 op.58 in sol magg.
La nascita dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese nel 1970 si caratterizzò come elemento prioritario di un vasto progetto ideato da Nino Carloni nel 1946 che intendeva realizzare all’Aquila un centro di cultura musicale nel quale la produzione, la distribuzione, la didattica della musica realizzassero un punto di riferimento per l’intera regione allargandosi poi alle realtà limitrofe fino ad un incontro e a un confronto nel livello nazionale ed internazionale. L’ISA ha suonato per le più prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee. Le sue programmazioni, che spaziano dal tradizionale repertorio sinfonico alla musica contemporanea, fino a toccare generi di contaminazione e nuovi linguaggi musicali, con direttori importanti come Riccardo Muti, Carlo Zecchi, Gianluigi Gelmetti, Bruno Aprea, Piero Bellugi, Donato Renzetti, Massimo Freccia, Nino Antonellini, Philippe Bender, Mario Gusella, Renè Klopfestein, Massimo De Bernard e tanti altri. Come solisti si sono esibiti con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese Vladimir Ashkenazy, Barbara Hendriks, Katia Ricciarelli, Milva, Renato Bruson, Placido Domingo, Carmela Remigio, Andrea Bocelli, Ivo Pogorelich, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Milan Turcovic, Maurice André, Hermann Baumann, Nina Belina, Severino Gazzelloni, Enrico Rava, Rudolf Firkusny, Leonid Kogan, Pierre Amoyal, Bernard Soustrot, Paul Tortellier, Gabriel Tachinò, Stefano Grondona, Massimiliano Damerini, Michele Campanella, Bruno Canino, Maria Tipo, Jorge Demus, Mario Brunello, Sylvano Bussotti, Boris Petruschansky, Massimo Quarta, Pavel Berman. Incide per BMG Ariola, Amadeus-Paragon, Arts, Rugginenti, Sonzogno, Bongiovanni ed ha registrato per la RAI numerose volte. Dall’ottobre 2009 solista principale è Fabrizio Meloni, primo clarinetto solista dell’Orchestra della Fondazione Teatro alla Scala di Milano. A Vittorio Antonellini, direttore artistico dell’ISA dalla fondazione, succede nell’incarico Ettore Pellegrino dal gennaio 2011. L’ISA si avvale della collaborazione del prof. Francesco Sanvitale in qualità di consulente per l’opera lirica e i programmi inerenti la vocalità. Direttore principale ospite è Marcello Bufalini.
Considerato internazionalmente uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani, Michele Campanella ha affrontato in oltre 40 anni di attività molte le principali pagine della letteratura pianistica. La Società "Franz Liszt" di Budapest gli ha conferito il Gran Prix du Disque nel 1976, 1977 e nel 1998. Nel 1986 il Ministero della Cultura ungherese gli ha conferito la medaglia ai “meriti lisztiani”, così come l’American Liszt Society nel 2002. Formatosi alla scuola pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, Michele Campanella è un artista di temperamento assai versatile. Questa sua caratteristica lo ha portato ad avvicinare autori quali Clementi, Weber, Poulenc, Busoni (Premio della Critica Discografica Italiana nel 1980 per le incisioni con la Fonit Cetra), Rossini, Brahms, Ravel e Liszt, di cui ha recentemente inciso un’antologia di Parafrasi, primo grande capitolo di un'importante serie dedicata all'opera lisztiana che comprenderà ben 9 CD, in uscita per l'etichetta Brilliant. La sua discografia comprende incisioni per etichette quali Emi (Ravel), Philips (Liszt, Saint-Saëns), Foné (Chopin), PYE (Liszt, Ciajkowskij), Fonit Cetra (Busoni), Nuova Era (Ciajkowskij, Liszt, Musorgskij, Balakirev), Musikstrasse (Rossini), P&P (Brahms, Liszt, Scarlatti), Niccolò (Schumann). Nell’estate del 2005 è stata pubblicata dal Rossini Opera Festival la registrazione della Petite Messe Solennelle di Rossini diretta da Campanella a Pesaro. Ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers, Hubert Soudant, Christian Thielemann. Negli anni recenti si è molto sviluppata l’attività di Michele Campanella in veste di direttore -solista con le più prestigiose orchestre italiane, come l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’ORT-Orchestra della Toscana, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, I Filarmonici di Verona, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Da sottolineare il repertorio: Ravel, Fauré, Poulenc, Franck, Saint-Saëns, Schumann, Weber, Liszt, oltre a Mozart e Beethoven. Si dedica con passione all'insegnamento e ha diretto il Centro di Studi pianistici Vincenzo Vitale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È stato insignito dei prestigiosi riconoscimenti della “Fondazione Premio Napoli” e della “Fondazione Guido e Roberto Cortese”. E’ membro delle Accademia di Santa Cecilia, dell’Accademia Filarmonica Romana, dell’Accademia Cherubini di Firenze. All’attività di musicista, Campanella affianca quella di scrittore con il libro Il mio Liszt (Milano, Bompiani, 2011), che il pianista dedica al suo autore di riferimento.

Mercoledì 27 febbraio 2013 - Sala San Carlo ore 21
QUARTETTO DI VENEZIA
B. Bartok: Quartetto n.6 Sz 114
P. Hindemith: Quartetto n.4 op.22
D. Shostakovich: Quartetto n.8 in do min. op.110
Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: "E' un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il Quartetto di Venezia ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato". Sfogliando il volume delle testimonianze critiche, l'elogio più bello sembra quello formulato sul "Los Angeles Times" da Daniel Cariaga: "questo quartetto è più che affascinante, è sincero e concreto". Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell'ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell'interpretazione quartettistica: quella del "Quartetto Italiano" sotto la guida del M° Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del "Quartetto Vegh", tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo. Il "Quartetto di Venezia" ha suonato in alcuni tra i maggiori Festivals Internazionali in Italia e nel mondo tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC a Roma, Serate Musicali di Milano, Kissinger Sommer, Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna, Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen, Societè Philarmonique a Bruxelles. E' stato recentemente invitato dal CIDIM per una lunga tournée in Sud America: Argentina, Brasile e Uruguay. Ha avuto l'onore di suonare per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica Italiana. Il repertorio del "Quartetto di Venezia" è estremamente ricco ed include, oltre al repertorio più noto, opere raramente eseguite come i quartetti di G.F.Malipiero ("Premio della Critica Italiana" quale migliore incisione cameristica). La vasta produzione discografica include 19 CD per la Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Aura, Koch. Ultima produzione è l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI & RAI International, Bayerischer Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF1, Schweizer DRS2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana. Spinto dal piacere del suonare assieme, l'ensemble ha collaborato con artisti di fama mondiale tra i quali Bruno Giuranna,”Quartetto Borodin”, “Quartetto Prazak”, Piero Farulli, Paul Szabo, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Dieter Flury (1° Flauto dei Wiener Philarmoniker), Pietro De Maria, Alberto Nosè. In occasione del 25° anniversario, il “Quartetto di Venezia” ha ricevuto l’alto riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Dall'agosto 2010 Giancarlo di Vacri è la nuova viola del quartetto e sostituisce, dopo più di 25 anni di attività, Luca Morassutti. Nel 2013 il QdV festeggerà i primi 30 anni di attività artistica.

Venerdì 8 marzo 2013 – Parco della Scienza ore 21
Progetto Beethoven: i Concerti per pianoforte e orchestra
ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE
ALVISE CASELLATI direttore
BENEDETTO LUPO pianoforte
“Coriolano”, ouverture op.62 in do min.
Concerto n.1 op.15 in do magg.
Concerto n.2 op.19 in si bem. magg.
Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo ha debuttato a tredici anni con il Primo Concerto di Beethoven, imponendosi subito in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il "Cortot" ed il "Ciudad de Jaén” in Europa ed il "Robert Casadesus”, "Gina Bachauer" e "Van Cliburn" negli Stati Uniti. Nel 1992, quando la sua intensa attività concertistica lo vedeva già impegnato nelle Americhe, in Giappone ed in Europa, ha vinto a Londra il Premio "Terence Judd". Benedetto Lupo ha suonato al Lincoln Center di New York, Salle Pleyel a Parigi, Wigmore Hall a Londra, Philharmonie a Berlino, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Festival Internazionale di Istanbul, Festival “Enescu” di Bucarest, Tivoli Festival di Copenaghen; per i più importanti teatri italiani e per le maggiori istituzioni concertistiche nazionali. Tra le orchestre di fama mondiale con cui ha suonato ricordiamo la Gewandhaus Orchester di Lipsia e la London Philharmonic dirette da Vladimir Jurowski, la Hallé Orchestra, l’Orchestra di Montréal e la Deutsches Symphonie-Orchester dirette da Kent Nagano, la Chicago Symphony, New World Symphony, Saint Louis Symphony e Seattle Symphony dirette da Bernard Labadie. Pianista dal vasto repertorio, Benedetto Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica; insegna al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, tiene masterclass presso importanti istituzioni internazionali ed è spesso invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali. Oltre alle sue registrazioni per numerose radiotelevisioni europee e statunitensi, Lupo ha inciso per TELDEC, BMG, VAI, NUOVA ERA e l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS, una nuova incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto ben cinque premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’Or”.

Venerdì 22 marzo 2013 – Parco della Scienza ore 21
Progetto Beethoven: i Concerti per pianoforte e orchestra
ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE
MASSIMILIANO STEFANELLI direttore
ANDREA LUCCHESINI pianoforte
J. Brahms: Serenata n.1 op.11 in re magg.
Concerto n.5”Imperatore” op.73 in mi bem. magg.
Formatosi sotto la guida di Maria Tipo, Andrea Lucchesini si impone all'attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con le orchestre più prestigiose, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Roberto Abbado, Riccardo Chailly, Dennis Russell Davies, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Gabriele Ferro, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Vladimir Jurowski, Gianandrea Noseda e Giuseppe Sinopoli. La sua ampia attività lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico all'oggi e gli vale già nel 1994 il riconoscimento dei musicologi europei da cui riceve – unico italiano finora - il Premio Internazionale Accademia Chigiana, mentre l'anno successivo il Premio “F. Abbiati” testimonia l'apprezzamento della critica italiana. Andrea Lucchesini ha al suo attivo numerose incisioni discografiche per EMI International, per BMG, per AVIE Records, per Stradivarius. A partire dal 1990 il pianista si dedica anche alla musica da camera, realizzando in particolare una stretta collaborazione (anche discografica) col violoncellista Mario Brunello ed esplorando in varie formazioni il repertorio cameristico. Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione all'insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale dal 2008 è anche direttore artistico. E' inoltre invitato a tenere masterclass presso importanti istituzioni musicali europee, quali la Musik Hochschule di Hannover, il Sommer Wasserbuger Festspiele e il Mozarteum di Salisburgo Dal 2008 è Accademico di S. Cecilia.
Lunedì 8 aprile 2013 – Sala San Carlo ore 21
MASSIMO MERCELLI flauto
RAMIN BAHRAMI pianoforte
J. S. Bach: Sonata in sol min. BWV 1020
Sonata in la magg. BWV 1032
Sonata in mi bem. magg. BWV 1031
Sonata in si min. BWV 1030
Allievo dei celebri flautisti Maxence Larrieu ed André Jaunet, Massimo Mercelli a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia, vince il “Premio Francesco Cilea”, il “Concorso Internazionale Giornate Musicali” e il “Concorso Internazionale di Stresa”. Suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo, collaborando con artisti quali Yuri Bashmet, Jean-Pierre Rampal, Krzsystoff Penderecki, Jiri Belohlavec, Albrecht Mayer, Gabor Boldowsky, Philip Glass, Michael Nyman, Massimo Quarta, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Peter-Lukas Graf, Maxence Larrieu, Aurele Nicolet, Anna Caterina Antonacci, Ramin Bahrami, Federico Mondelci, Jan Latham Koenig, Catherine Spaak, Susanna Mildonian, e con orchestre come la Prague Philarmonia, i Moscow Soloists, i Wiener Symphoniker, i Solisti della Scala, i Virtuosi Italiani, i Salzburg Chamber Soloists, la Moscow Chamber Orchestra, i Musici. Direttore artistico e fondatore dell’Emilia Romagna Festival, dal 2011 è stato eletto vice presidente della prestigiosa European Festival Association. Appassionato della musica del nostro tempo, ha eseguito in prima esecuzione “Facades” di Philip Glass col compositore al pianoforte,oltre a prime esecuzioni di Nyman, Glass, Morricone,Penderecki, Bacalov che sovente gli hanno dedicato i brani. Nel agosto 2008 si è esibito come solista nella prima assoluta della cantata di Ennio Morricone “Vuoto d’anima piena” diretto dal compositore stesso e ha partecipato, alla Filarmonica di Varsavia, al festival dedicato ai 75 anni di Krszystoff Penderecki. Nella stagione 2009-10 ha suonato al MITO Festival di Milano, al Teatro Nazionale di Praga con Denice Graves, in Cina con Luis Bacalov al Expo di Shangahi e ha effettuato la prima esecuzione mondiale del concerto per flauto ed orchestra di Michael Nyman a lui dedicato. Nel 2012 è uscito il cd con l’integrale della musica per flauto di Philip Glass edito da “Orange Mountain Record”.
“Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso, ma non l’ho domato; e spero che continui ad essere com’è” (Piero Rattalino) Ramin Bahrami è considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale.. La critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale…” (leipziger volkszeitung). La ricerca interpretativa del pianista iraniano è attualmente rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza. Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici internazionali e nelle più prestigiose sale da concerto in Italia e all’estero. Ramin Bahrami è artista in esclusiva – su Roma - per l´Accademia Santa Cecilia di Roma e ideatore e presidente del World Bach Fest. Nato a Teheran, Bahrami dopo la rivoluzione politica del suo Paese trova rifugio in Italia, dove può studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e Rosalyn Tureck. Nel gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi. Incide esclusivamente per Decca-Universal. Le registrazioni di Ramin Bahrami sono state inserite più volte nelle compilation di Decca e Deutsche Grammophon. Il disco con i cinque concerti per tastiera di J. S. Bach, registrato a Lipsia con Riccardo Chailly alla guida della Gewandhausorchester, uscito per Decca nel giugno 2011, ha meritato le 5 stelle del mensile Amadeus.

Giovedì 18 aprile 2013 – Parco della Scienza ore 21
PAOLO DI SABATINO pianoforte
ARTURO VALIANTE pianoforte
"Jazz Piano Story"
Nato a Teramo il 26 settembre 1970, diplomato in pianoforte e jazz, Paolo Di Sabatino ha partecipato a numerose trasmissioni radio-televisive. Collabora con musicisti e attori importanti tra i quali: J. Patitucci, H. Hernandez, B. Mintzer, S. Di Battista, J. Girotto, P. Fresu, E. Rava, M. Placido, G. Albertazzi, G. Giannini, M. Biondi, F. Concato, G. Vannelli, P. Servillo, I. Zanicchi, S. Cristicchi, Neffa, Morgan, Raiz, Dolcenera, G. Cinquetti, A. Ruggiero (con la quale ha partecipato al Festival di Sanremo 2007). Dal 2008 incide in esclusiva per il Giappone per l’etichetta giapponese Atelier Sawano, con la quale ha inciso 5 album. Il suo brano Foto rubate è inserito nel Real Book dei jazzisti italiani edito dalla Nuova Carisch. Ha scritto brani per lavori di Mario Biondi, Michele Placido e Grazia Di Michele. E’ docente di jazz al Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila.
Diplomato in pianoforte, Arturo Valiante si interessa alla musica jazz seguendo seminari estivi con G. Gaslini, F.D’Andrea ed E.Pierannunzi. Iinizia a suonare nei jazz club italiani ed europei e in alcuni festival con il sassofonista Massimo Urbani. Si trasferisce a Roma dove inizia a collaborare con molti musicisti quali Karl Potter, Phillys Blandford, Cristal White e Josette Martial con i quali partecipa a “Ragusa Jazz”, Vieste jazz ,”Viva villa”, “Jazz fest al Foro Italico”. Contemporaneamente compone musiche e partecipa a spettacoli teatrali come “Si però”, ”Mixage” “America” al teatro Euclide e “Blues not blues” al teatro Colosseo. Nel 1990 diventa anche accompagnatore al pianoforte all’accademia nazionale di danza nella quale lavorerà negli anni successivi. Insegna musica jazz e pianoforte classico e tiene seminari e corsi speciali. Si diploma in musica Jazz al conservatorio Piccinni di Bari. Ha suonato dal vivo per Rai Radio Uno. Svolge da anni una intensa e importante attività discografica e dal 2008 collabora anche con l’attore-cantante Rocco Papaleo con il quale ha suonato già in alcune importanti rassegne e che segue in tournè teatrale in tutta Italia con “Una piccola impresa meridionale” accompagnandolo anche, nel febbraio 2012, al Festival di Sanremo in canzoni e monologhi sul palco dell’Ariston e firmando come compositore la canzone “come vivere” eseguita durante il festival nella serata finale. Suona come pianista e arrangiatore nell’album “La mia parte imperfetta”.

Martedì 7 maggio – Parco della Scienza ore 21
Concerto di chiusura
RIVER CITY BRASS
JAMES GOURLAY direttore
G. Gershwin, C. Porter
Nel 1981 accade qualcosa di speciale, un musical rinascimentale a Pittsburgh, in Pennsylvania. Sotto la bacchetta del direttore d'orchestra Robert Bernat, la River City Brass è salita sul palco della Carnegie Music Hall per il suo concerto inaugurale, una serata di eccellenza musicale e determinazione, con il desiderio e la volontà di realizzare il rilancio della tradizione bandistica americana. Oggi, la Brass River City vanta una stagione di 56 concerti in otto diverse sedi della Pennsylvania, oltre ad importanti tour negli Stati Uniti con più di 20 spettacoli ogni anno nelle stagioni musicali e nei festival. La Rive City Brass dispone di 25 suonatori di ottoni e 3 percussionisti. Questa formazione permette alla band di eseguire un repertorio travolgente: musica americana, jazz, musica da Broadway e Hollywood, capolavori classici e contemporanei e marce tradizionali. Dalla California a New York e ovunque nel mondo la River Brass City ha deliziato il pubblico con il suo stile inconfondibile, ospite, tra gli altri, al Festival delle Arti di Adelaide (Australia), Musikfest (Pennsylvania), Chautauqua Institution (New York), Nuova Zelanda International Festival of the Arts, Interlochen Centro per le Arti, (Michigan), e Thalian Hall (North Carolina).

Abbonamenti (n. 12 concerti):
ordinario: € 100,00
ridotto per studenti e universitari: € 50,00
ridotto per i donatori di sangue FIDAS: € 80,00
ridotto over 65 anni: € 90,00
abbonamento straordinario comprensivo di iscrizione al Circolo Amici della Musica e del Teatro: € 130,00
Gli abbonamenti sono in vendita nella sede della Riccitelli e online sul sito www.primoriccitelli.it


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