PESCARA - Sarà il giorno di ‘Atto Comune’ di Andrea Bosca domani, giovedì 12 settembre, quarta giornata del Pescara Liberty Festival, una rassegna d’arte e spettacolo nata da una idea del Maestro Sergio Rendine e che oggi vede, per il secondo anno consecutivo, Direttore artistico il Maestro Eleonora Paterniti. Nel piazzale Michelucci dell’Aurum, alle ore 17.30, Bosca chiuderà la maratona di tre giorni di workshop con un evento aperto non solo ai corsisti, ma al pubblico proponendo il testo riscritto da Pasquale Panella. In caso di pioggia l’evento si terrà nella Sala d’Annunzio dell’Aurum.
La Masterclass tenuta da Bosca ha ruotato attorno al tema ‘Riflessi di Umanità, di Libertà’, un'esperienza vitale ed artistica dove anima e corpo sono chiamati alla massima espressione di libertà attraverso le storie che verranno messe in scena nel laboratorio, continuando e condividendo il percorso di arte e vita stretto negli ultimi anni insieme alla città di Pescara e al Pescara Liberty Festival. Recitazione, acting on carnera, analisi del testo, costruzione del personaggio, selftapes e audizioni: si esplora la libertà artistica di diventare altro da noi, qualcuno da accogliere con empatia
e da conoscere nelle sue peculiarità e differenze.
‘Atto Comune’ ricorda che recitare è un gioco, è un gioco cantare, suonare: la messa in gioco dell'artista che rischia la propria vita in ogni parte che interpreta, ossia in tutt'altra vita, in ogni brano che canta e che suona, ossia in tutt’altra musica e in tutt’altro tempo musicale. La vita che non è più una vita nova, ma una vita novella, che non è più una vita lirica ma una vita realistica, più impegnativa della vita reale. Perché la vita realistica bisogna poi renderla artisticamente. D'Annunzio era un chitarrista, se non da serata, certamente pomeridiano. Se la suonava e se la cantava, la sua vita altrui, nei giardini aulentissimi delle sue ville.
Poi la vita è il parlare, è la chiacchiera, il discorso come manifestazione di un pensiero, ma anche discorso futile, esercizio della voce, espressione di un suono, di una bocca aperta, anche sfrenata, di mormorii e sussurri, di urla, di effetti sonori anche privi di fondamento. Presagì il mondo social D'Annunzio, questo mondo fatto di conversazioni, di storie, di pensieri frivoli, di immaginazioni, di insinuazioni malevoli, di compatimento, di biasimo, di pettegolezzo, di diceria, di consenso smodato, di scatenati dissensi, di esagerazione, di ostentate finezze, di fantasie, di confessioni, di dissolutezze verbali. Non è, sotto questo aspetto, assai dannunziana la rete? ''Rapidamente, la novella si sparse per Pescara'; ossia nel mondo. ''Avete visto? Avete visto? avete .sentito? Un cucchiaio d'argento è sparito. Questa mancanza diventa totalità. La sparizione è epidemica, è sparizione di qualcosa in chiunque, diventa evento virale, e oggi sappiamo cosa vuol dire. Vuol dire evento spettacolare. Non nasce forse da questo lo spettacolo? Non è la travolgente divulgazione di una frase all'inizio, poi di più frasi, versi, battute, monologhi, dialoghi, declamazioni, arie, recitativi, canzoni, voci che girano su quel che non c’è, non è questo che ci attrae, non è con questo che cerchiamo di attrarre? L'espansione del nostro cicaleccio, addirittura del nostro pensiero. La frammentazione del corpo nel ritmo. Il ritmo, il tambureggiare vorticoso al quale vorremmo abbandonarci, nel quale vorremo sgranarci, eccedendo fino alla dissolutezza. E’ la natura umana: lasciarsi andare, sparire nello spettacolo che sempre va a incominciare come se non avesse una fine. E se la fine arriva è una fine sospesa, quasi un nuovo inizio della novella: ''Non so’ stata io, .signò ... vedete ... perché. .. la cucchiara ... ". Ma non si sa perché.... la cucchiara. Non si sa perché, di tutto e di niente. Il perché non si sa. Ma qui sta il bello: perché, se si sapesse, lo spettacolo sarebbe annientato, finito davvero.
Andrea Bosca Attore e regista, diplomato alla Scuola dello Stabile di Torino direna da M. Avogadro, si è perfezionato con L. Ronconi. Al teatro (Il benessere di Brusati e La donna del mare di Ibsen con E. Pozzi, Una tigre del Bengala allo Zoo di Bagdad con L. Barbareschi) affianca produzioni cinematografiche e tv italiane e internazionali con versatilità fisica, creativa e linguistica (recita in inglese, francese e spagnolo): Raccontami (regia di R. Donna), Lo Zodiaco (E. Puglielli), Si può fare(G. Manfredonia), Noi credevamo (M. Martone), Febbre da fieno (L. Luchetti), Gli sfiorati (Premio Biraghi) e Magnifica presenza di F. Ozpetek. Seguono, tra gli altri, Romanzo famigliare di F. Archibugi, Medici-Master of Florence e Quantico, La porta rossa (C. Elia) e Made in ltaly. Ha scritto, diretto, interpretato il corto A tutto tondo, Nastro d'Argento speciale. In tournée con il monologo La luna e i falò, serino con P. Briguglia, tratto da Pavese e Karma (A. Maggi), ha interpretato Pannella in Romanzo radicale (M. Calopresti) e film come Trafficante di virus, Toscana, 1 cacciatori del cielo. Prossimamente sui teleschermi protagonista di Sempre al tuo fianco di M. Pontecorvo e Belcanto di C. Elia, al cinema in Un'altra ne di L. Brignone.
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