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DAL RANDAGISMO ALLE RINUNCE DI PROPRIETA’: CARMELITA BELLINI SPIEGA LA NUOVA EMERGENZA

Visita al Dog Village: una struttura immersa nel verde gestita con la consapevolezza del benessere animale

PESCARA – Questa mattina Carmelita Bellini, una vita dedicata alle problematiche del mondo animale sul territorio pescarese, è stata tempestata di domande dai ragazzi del gruppo cresime della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo ospitati dal rifugio Dog Village di Montesilvano. Per i ragazzi e per i genitori è stata un’esperienza emotivamente toccante e molto formativa. Hanno scoperto l’importanza dell’adozione e proprietà consapevole, del rispetto dei cani che sono esseri senzienti, l’importanza del donare, l’importanza del riuso per salvaguardare l’ambiente donando vecchie coperte, asciugamani, medicinali, guinzagli e collari inutilizzati.
Ai ragazzi sono stati presentati tutti i cani della struttura: il loro nome e la loro storia. Si perché il Dog Village è il sogno realizzato da Carmelita Bellini: grandi recinti, rispetto della socializzazione tra cani e con le persone (compatibilmente con le dimensioni e il carattere), tanto verde, cucce confortevoli, un luogo di ritrovo per famiglie.
Ma chi è questa straordinaria donna? Una persona qualunque, con una famiglia (marito e due figli) che aveva tanta paura dei cani. Ma la tristezza per una realtà crudele, conosciuta quando è arrivata a Pescara, le ha fatto trasformare la vita in una battaglia per i diritti degli animali da 45 anni. Una realtà fatta di tanti cani randagi, in tutti i quartieri di Pescara, alcuni malati che si moltiplicavano, poi il periodico straziante arrivo degli accalappiacani che li catturavano e dopo una degenza al canile sanitario venivano rinchiusi nei canili, perlopiù privati e poco ‘’attenti’’ al benessere degli animali. Questa situazione non piaceva alla Bellini che incominciò a mettere cucce, distribuire cibo ed acqua ogni giorno e a sterilizzare a proprie spese. Pensò poi di porre il problema con la soluzione al sindaco Carlo Pace che le diede fiducia e supporto: nella nostra città si incominciò a parlare di cane di quartiere. I cani venivano prelevati per essere curati e sterilizzati, identificati come cani del Comune, per poi tornare liberi lì dove erano stati presi con una cuccia e cibo ogni giorno. Grazie alla lungimiranza di Carlo Pace con le ‘’braccia’’ di Carmelita Bellini Pescara e Montesilvano oggi non hanno neanche più un cane randagio. Ma non è stata l’unica novità per la città: il sindaco Pace le affidò la gestione del primo sportello comunale URP, poi arrivò per la Bellini anche lo sportello regionale di prevenzione al randagismo. Per la guardia zoofila furono anni molti impegnativi di cui oggi andare molto fiera. Con il passare degli anni è riuscita anche a realizzare il sogno chiamato Dog Village, un parco rifugio modello per organizzazione e metodo di accoglienza nel rispetto del benessere e dell’indole del cane.
“La struttura è nata -ci ha spiegato la signora Bellini- grazie alla sensibilità di una famiglia, che si occupava di spurgo, e che iniziò a recintare per contenere i tanti cani che venivano qui a mangiare. Poi la famiglia inizia a investire molti soldi e crea una struttura funzionale. Quando venivi qui la mattina incontravi gli operai a lavoro per le pulizie dei recinti e le persone di famiglia con il grembiule bianco con la scritta cuoco: era un’immagine veramente bella. Io allora non frequentavo questo posto, la mia collaborazione è iniziata inseguito . Qui è stata sempre una bellissima vetrina tanti cani entravano ed altrettanti andavano in adozione. Questa essendo un’area demaniale chiesi di poter pagare l’affitto ma essendo un’attività di interesse sociale non ci è stato permesso. Restò una struttura privata fino al 2017, poi l’abbiamo donata al Comune che ha indetto un bando per la gestione, ma nonostante le numerose associazioni che vi hanno partecipato, il mio progetto è risultato il più credibile oggi lo portiamo avanti con bravi volontari. Oggi i randagi non ci sono più, qualcuno fa finta di trovarli ed entrano come cani randagi del Comune di Montesilvano. Il Comune di Pescara ha fatto una convenzione il Comune di Montesilvano per tenere qui i cani. Ci sono tantissime rinunce alla proprietà. Mi permetto di criticare la politica che non ha capito cosa vuol dire ‘rinuncia alla proprietà’ che andrebbe accordata a chi vive una situazione di indigenza economica. Invece –aggiunge in lacrime la signora Bellini- rinunciano alla proprietà chi possiede i pit bull”. Precisiamo che il proprietario di un cane che, per gravi motivi di salute o economici, sia impossibilitato a tenere con sé l’animale domestico, non può assolutamente abbandonarlo, ma può richiedere al Comune l’autorizzazione a consegnare l’animale al canile municipale. Prima di fare ciò, però, il padrone dovrebbe avere cura di cercare personalmente la miglior sistemazione possibile per il proprio animale.
Dopo la nostra chiacchierata, la signora Bellini ci accompagnato a visitare i recinti dove abbiamo trovati tanti cani che scodinzolavano in attesa di una carezza: ognuno di loro con un nome, una storia. Tutti ben tenuti e curati. Certamente tanta tristezza ci hanno suscitati i tanti cani molossoidi nelle gabbie, che sicuramente avranno avuto una famiglia ed oggi vivono l’isolamento e la diffidenza del visitatore. Abbiamo lasciato la struttura salutando Pimpa, una simpatica cagnetta anziana lasciata libera nell’area accoglienza.


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