CHIETI - Dal 27 ottobre è in libreria e sul sito di Slow Food Editore la nuova edizione di Osterie d’Italia 2022, presentata pochi giorni fa al Piccolo Teatro Strehler di Milano.
Rispetto all’edizione precedente, pubblicata a cavallo di un periodo profondamente segnato dai cambiamenti e dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, Osterie d’Italia 2022 testimonia uno scenario davvero incoraggiante. Innanzitutto, nella crescita dei numeri: su 1713 locali recensiti in tutta Italia (1697 in Osterie d’Italia 2021), la Guida conta ben 120 novità, tra cui compaiono molte nuove attività aperte proprio negli ultimi due anni. A questo si aggiunge un dato altrettanto interessante su quei locali che, per chiusura o per cambiamento del proprio percorso, sono usciti dalla Guida, di cui se ne conta un numero decisamente moderato. Segni evidenti, questi, che dimostrano come le osterie abbiano retto il colpo.
«L’ottimo risultato delle osterie, anche quando messe a confronto con altre realtà del settore ristorativo, è un diretto riflesso della struttura delle stesse - commenta Eugenio Signoroni, uno dei co-curatore della Guida insieme a Marco Bolasco – in quanto la maggior parte è gestito a livello familiare o amicale, il che ha permesso una flessibilità e un adattamento notevole. Ma ci sono altri elementi importanti come la peculiare accoglienza di questi luoghi, facilmente riconosciuti e sempre più apprezzati dal pubblico come luoghi più accessibili, nel prezzo come nel servizio, nel modo di porsi e nella cucina. Come già dimostrano i numeri della Guida 2022, siamo convinti che quello dell’osteria sarà il modello ristorativo che meglio reggerà».
La Guida in Abruzzo, le chiocciole assegnate
La guida Osterie d’Italia 2022, come di consueto racconta storie di resilienza e resistenza, di passione, di senso di appartenenza e di rispetto del territorio che ritroviamo nelle schede dei 52 locali abruzzesi (4 in meno rispetto alla scorsa edizione) tra le quali si distinguono le 9 “Chiocciole”, il simbolo assegnato ai luoghi che più piacciono e convincono per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food: Cibo Matto (Vasto, Ch), Font’Artana (Picciano, Pe), La Bilancia (Loreto Aprutino, Pe), La Corte (Spoltore, Pe), Per Voglia (Castellalto, Te), Sapori di Campagna (Ofena, Aq), Taverna de li Caldora (Pacentro, Aq), Vecchia Marina (Roseto degli Abruzzi, Te), Zenobi (Colonnella, Te).
“Stiamo tornando velocemente alla normalità – aggiunge il coordinatore regionale della guida Massimo Di Cintio, anche quest’anno affiancato da dieci collaboratori – il che ci fa guardare con fiducia al futuro, anche per la dimostrata capacità di adattamento da parte delle osterie del nostro territorio, che da un lato non hanno ceduto sulla qualità delle proposte gastronomiche con un sempre maggiore rapporto con i produttori locali, dall’altro stanno comprendendo come anche l’accoglienza e l’attenzione al servizio siano ingredienti fondamentali per esprimere l’autenticità di un’osteria”.
A presentare la nuova edizione della guida Osterie d’Italia in Abruzzo saranno alcune Condotte Slow Food; prima a partire sarà la delegazione Slow Food Chieti nei giorni 11, 17 e 21 novembre, in occasione dell’evento “È arrivato l’olio nuovo”. Per info slowfoodchieti@gmail.com / 380.1834628 – Prenotazione obbligatoria.
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